Oggi il preparato galenico non è più considerato come attività residuale della farmacia, ma ha assunto un’importanza sociale, con un forte impatto sul benessere della comunità.
Sono tre le tipologie di prodotti che possono essere allestite in laboratorio: il farmaco magistrale, per cui è necessaria la ricetta medica, i prodotti officinali ricavati dalle farmacopee europee e infine quelli a base di erbe, detti salutistici, che possono essere preparati con il marchio della farmacia e consigliati come terapia di prevenzione.
A differenza dei preparati magistrali, quelli officinali e salutistici sono allestiti per lotto e non in maniera estemporanea, con un prezzo che viene deciso dal farmacista e in genere gli lascia ampio margine di guadagno. Consiglierei ai colleghi farmacisti di scegliere 20 prodotti a base di erbe, preferibilmente italiane, presenti nella tabella pubblicata sul sito del Ministero della Salute, dove oltre all’elenco delle piante ci sono anche le indicazioni che bisogna apporre sull’etichetta.
Sinergia
Una scelta poco impegnativa, che non richiede inizialmente grandi investimenti, ma che si coniuga molto bene con l’attività di consiglio e prevenzione del farmacista, inserendosi pienamente nel contesto della farmacia dei servizi.
Pensiamo per esempio a un diabetico, che potrebbe avere problemi di cecità, impotenza e disturbi circolatori. Con il nostro laboratorio galenico, potremo allestire prodotti a base di mirtillo, ottimo antiossidante e attivo sul microcircolo, e di sambuco per prevenire i disturbi legati alla vista. Oppure se volessimo organizzare giornate per la prevenzione del colesterolo, insieme alla misurazione del profilo lipidico, potremmo preparare e consigliare capsule a base di piante come il bergamotto, lo zafferano o il melograno, che fanno parte della flora mediterranea, in alternativa o a supporto degli integratori a base di riso rosso fermentato che negli ultimi anni hanno subito alcune limitazioni.
Questo approccio porta a instaurare con il paziente/cliente un rapporto di fiducia, dove il farmacista diventa un punto di riferimento e, quindi, può agire in collaborazione con il medico di base o lo specialista.
Ecco perché ritengo sia fondamentale investire in risorse e adottare alcune strategie di marketing, come brandizzare i propri prodotti, impiegando energie nella formazione dei collaboratori e nell’informazione e comunicazione ai cittadini: sono azioni indispensabili che hanno l’unico obiettivo di porre al centro del proprio lavoro il benessere del paziente dando valore ai servizi in farmacia, ma certamente ci porteranno molte soddisfazioni professionali e imprenditoriali.