La prevenzione rappresenta ancora oggi la migliore arma contro il cancro, in grado di consentire una intercettazione precoce delle neoplasie, trattamenti mirati e migliori esiti di salute.

Il cancro del colon-retto è una delle patologie neoplastiche più diffuse, in particolare a partire dai 50 anni di età. Proprio per questo, nel tempo sono state promosse importanti campagne di sensibilizzazione mirate a un’adesione maggiore allo screening del sangue occulto nelle feci per i target over50.

L’importante ruolo delle farmacie per aumentare l’adesione

Per aumentare l’adesione è tuttavia fondamentale rendere gli screening più accessibili alla cittadinanza. In tal senso il coinvolgimento sempre più massiccio delle farmacie – dove è possibile prelevare il kit e quindi riconsegnare il campione da analizzare direttamente nel presidio sotto casa – rappresenta un asset cruciale. Stando ai dati dell’ultimo rapporto sulla Farmacia promosso da Federfarma e Cittadinanzattiva, la partecipazione ad iniziative di screening, come quella per il tumore del colon-retto, è aumentata moltissimo negli ultimi anni: a fronte di un 18% di farmacie aderenti nel 2018, la quota ha raggiunto nel 2024 il 78,8%.

Friuli Venezia Giulia al terzo posto per adesioni

Anche grazie al ruolo chiave delle farmacie, la regione Friuli Venezia Giulia si è collocata al terzo posto sul podio, dopo Valle d’Aosta e Veneto, per adesioni allo screening del tumore del colon-retto.

Stando ai dati aggiornati al 2023 – presentati lo scorso 31 marzo in occasione della conferenza stampa “Mese della prevenzione del tumore del colon retto: risultati in FVG” – della popolazione residente in Regione di età compresa tra 50 e 60 anni, ben il 52,4% si è sottoposta allo screening per la rilevazione del sangue occulto nelle feci.

Sin dal 2008 le farmacie del Friuli Venezia Giulia partecipano alla campagna di prevenzione. La loro presenza capillare, la prossimità e gli orari di apertura ampi favoriscono l’adesione dei cittadini a questo programma di screening, il tutto grazie alla rete della Distribuzione Intermedia farmaceutica che garantisce quotidianamente il servizio. Confermiamo la nostra disponibilità a nuove collaborazioni per promuovere l’importanza della prevenzione e dei corretti stili di vita, in sinergia con medici ed operatori sanitari” ha evidenziato in una nota Federfarma FVG.

L’importanza del lavoro di squadra

Con gli screening è stato possibile ridurre i decessi annui regionali dovuti ad una diagnosi tardiva del tumore del colon-retto di 159 unità e questo “grazie allo sforzo di sistema che vede impegnati in un lavoro di squadra: aziende sanitarie, medici di medicina generale, farmacie, associazioni di pazienti, Comuni e servizi sociali e operatori di sanità pubblica” ha sottolineato l’Assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.

Altresì, nel corso di 15 anni, lo screening ha consentito una riduzione della mortalità regionale per cancro del colon-retto del 37,5% negli uomini e del 33% nelle donne.

Dati incoraggianti, anche se la vera sfida rimane il coinvolgimento di coloro che ancora non partecipano.

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