Hanno di norma la proprietà della casa dove abitano, i mezzi economici e il tempo, almeno nel 30% dei casi, di occuparsi dei loro famigliari. Spesso hanno una vita sociale ricca, non pochi praticano una attività sportiva, si concedono viaggi e vacanze. Ecco il profilo degli over65 italiani.
Un’armata di 14 milioni di persone che cerca sempre di più di mantenersi in forma e che nel corso del tempo, grazie ai progressi della medicina e della scienza, ha visto crescere l’aspettativa di vita in piena salute: nel 2012 la soglia critica media si attestava intorno ai 58,5 anni, adesso è sui 60,1.
La vera sfida per loro e per tutti gli operatori della filiera sociosanitaria è la prevenzione. “Il pilastro della sanità moderna”, dice Carlo Renaudo, farmacista e docente di marketing e comunicazione sanitaria all’Università Federico II di Napoli. Compito di Renaudo illustrare a Cosmofarma, il salone di BolognaFiere dedicato a tutto ciò che ruota intorno al mondo delle farmacie, le nuove prospettive per la terza età. Prospettive che riguardano il sociale, la sanità, l’economia, e che chiamano direttamente in causa anche le 20.500 farmacie esistenti in Italia.
Dagli anziani una domanda crescente di servizi
“Gli over 65 generano una domanda di beni e servizi crescente”, ha detto Renaudo intervenendo alla Nutraceutical Conference promossa nell’ambito della manifestazione emiliana dalla Sinut, la società italiana di nutraceutica presieduta da Arrigo Cicero, direttore della Scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione dell’Università di Bologna.
Per Renaudo anche la capacità di rispondere alle esigenze delle persone anziane fa la differenza tra le farmacie di successo e quelle che solo faticosamente riescono a rimanere agganciate al mercato. Differenza che potrebbe farsi sempre più marcata dato che le proiezioni dicono che nel 2050 in Italia ci saranno 3 anziani per ogni persona giovane. Oggi nel nostro Paese la speranza di vita alla nascita è di 83,8 anni. “Se da un lato si è allungata la vita dall’altro lato però non si è modificata la durata della vita in salute”, ha sottolineato Renaudo.
Le farmacie chiamate a garantire salute
Da qui la consapevolezza della necessità di investire in prevenzione. Una scommessa che richiede la partecipazione attiva della categoria dei farmacisti. “Tanto più saremo in grado di garantire salute tanto più avremo un ruolo fondamentale. – ha avvertito Renaudo – Perché è il territorio il luogo di elezione dell’assistenza sanitaria”.
Un radicale cambio di paradigma rispetto a una visione della sanità centrata solo sugli ospedali e che fa del farmacista un protagonista della filiera della salute. Del resto anche il Consiglio di Stato nel 2021 ha ribadito che la farmacia non è più il luogo dove si dispensano i farmaci ma anche un luogo dove si erogano prestazioni e servizi.
Ogni giorno in Italia 4 milioni di persone varcano la soglia di una farmacia. Oltre il 50% di queste è un cliente abituale: sceglie sempre la stessa in virtù del rapporto di fiducia che ha stabilito con il farmacista, al quale chiede consigli e servizi. E a tale proposito vale la pena rammentare l’enorme valore costituito dalla silver economy. La capacità di spesa degli anziani in Italia è infatti stimata in 279 miliardi all’anno.