Psoriasi, dalla ricerca italiana un nuovo trattamento

Un recente studio dimostra l’efficacia del Metodo White Holographic Bioresonance - biologico, naturale e non invasivo - per il trattamento della psoriasi, malattia spesso sottovalutata, ma che colpisce il 2% della popolazione

Un recente studio – che porta, tra le altre, le firme del compianto Emilio Del Giudice e di Maria Antonietta Tufano, del Dipartimento di Medicina Sperimentale, sezione di Microbiologia e Microbiologia Clinica della Seconda Università degli Studi di Napoli – dimostra l’efficacia del Metodo White Holographic Bioresonance nella “attivazione” di rimedi isopatici e di gel a uso topico per il trattamento della psoriasi. Lo studio annovera casi di riduzione fino al 90% dell’area di superficie corporea affetta dalla malattia, fin dal primo ciclo, per arrivare in alcuni casi fino al 100% dopo un anno di trattamento.

Psoriasi
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La psoriasi è una dermatosi a carattere cronico, infiammatorio e iperproliferativo che colpisce il 2% della popolazione dei paesi occidentali e può essere individuata attraverso tre caratteristiche principali: infiltrazione linfocitaria a livello del derma e dell’epidermide, incontrollata proliferazione e anomalo differenziamento dei cheratinociti.
Il metodo White si rifà al sistema di organizzazione biologica dell’acqua, ossia alle proprietà analoghe a quelle che assume questo liquido negli organismi viventi e a contatto con i tessuti biologici. Nello specifico, il metodo consente l’attivazione di acqua coerente di tipo biologico, detta anche Acqua Supercoerente, confermando l’efficacia nel trattamento dei pazienti psoriasici, in sinergia con farmaci a bassi dosaggi tipici della Low Dose Medicine e all’utilizzo di pomate topiche a base vegetale.
Questa tipologia di acqua biologica viene utilizzata anche nei Laboratori di ricerca Guna per la produzione di farmaci Low Dose messi a punto da un apposito gruppo di ricerca. «Guna», ha precisato il direttore scientifico dell’azienda, Alessandro Perra, «si pone all’avanguardia rispetto alle prospettive aperte da questi studi, grazie da un lato ai propri farmaci a bassi dosaggi di citochine, ormoni, fattori di crescita e neuropeptidi, dall’altro potendo vantare l’applicazione del Metodo White Holographic Bioresonance alla propria linea produttiva, inclusa la crema eudermica “Resource Cream” per uso topico».

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