In Italia, 6 milioni di cittadini convivono con l’obesità (12%) mentre il 40% della popolazione ha problemi di sovrappeso, il che significa che un problema di peso interessa 1 cittadino su 2. Senza contare che circa il 30% degli under 18 sono gravati da sovrappeso o obesità. Di fronte ad una simile emergenza, 7 associazioni che da molti anni lavorano sul territorio per offrire supporto alle persone con obesità – Amici Obesi Onlus, La Mattina dopo Odv, MPO – Mai più obesi, Giro di boa Aps, SMALL, ASCOP Onlus, Fiocchetto Verde Odv – hanno deciso di dare vita alla FIAO – Federazione Italiana Associazioni Obesità, per avere una voce più forte, tutelare i diritti dei pazienti e contribuire fattivamente al dibattito per il contrasto all’obesità, quale emergenza prioritaria del Sistema Sanitario.
FIAO e i suoi principali obiettivi
All’evento di presentazione ospitato a Roma presso l’Hotel Nazionale lo scorso 16 aprile – realizzato con il contributo non condizionato di Novo Nordisk – sono intervenuti sia la presidente della nuova Federazione, Iris Zani, Presidente di Amici Obesi Onlus, sia il vicepresidente, Eligio Linoci, Presidente di La Mattina dopo Odv.
“FIAO, nel dare voce ai pazienti, intende promuovere una corretta informazione sull’obesità e sensibilizzare le istituzioni, e la comunità tutta, sul suo riconoscimento come malattia – ha sostenuto la presidente Iris Zani. – Scopo di FIAO è accompagnare e supportare le persone lungo il loro percorso, offrendo assistenza, orientamento e sensibilizzazione su una malattia complessa e troppo spesso sottovalutata, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare, da un lato, e della condivisione di esperienze, dall’altro, per migliorare la qualità di vita di chi vive con questa malattia. In questo scenario l’approvazione di una legge, la prima al mondo, che riguarda la salute delle persone che vivono con obesità rappresenta un passaggio molto importante per lanciare finalmente un chiaro messaggio a tutela di queste persone, quello cioè che non si tratta di un atteggiamento sbagliato nei confronti del cibo, né di una condizione di esclusiva responsabilità del paziente, ma di una malattia che, come tale, va affrontata. Attendiamo il voto in Aula alla Camera dei Deputati, e come FIAO auspichiamo l’approvazione della legge per far sì che le persone con obesità in Italia siano le prime a poter beneficiare di tutto ciò che una legge come questa porterà in termini di diritti e accesso. Ci auguriamo inoltre che altrettanto celermente prosegua il percorso verso il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica attraverso l’approvazione del nuovo Piano Nazionale Cronicità”.
Una rete solida per diffondere consapevolezza e abbattere i pregiudizi
“Attraverso questa nuova federazione, le associazioni riunite intendono creare una rete solida e inclusiva per diffondere consapevolezza, abbattere i pregiudizi e favorire un accesso equo alle cure – ha sottolineato il vicepresidente Eligio Linoci – FIAO promuove ogni azione intesa a migliorare la qualità di vita della persona con obesità, al fine di garantire il più agevole accesso alle prestazioni assistenziali, sanitarie e sociali, si propone come organizzazione costantemente impegnata sulla prevenzione e l’educazione sanitaria, nella tutela delle persone con obesità nella loro vita lavorativa, e opera concretamente per sensibilizzare l’opinione pubblica promuovendo sul piano sociale e sanitario i diritti della persona con obesità. Per realizzare tutto questo è importante che ci sia un impegno condiviso da parte di tutti i soggetti coinvolti – istituzioni, mondo scientifico, realtà dell’associazionismo e soggetti privati”.
Verso l’approvazione della prima legge al mondo sull’obesità
La nascita della nuova Federazione interviene in un momento particolarmente positivo, considerato che l’Italia potrà essere il primo paese al mondo ad avere una legge sull’obesità grazie alla proposta di legge n.741 “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità” di iniziativa dell’On. Roberto Pella, la cui votazione in Aula alla Camera è prevista a breve, con l’auspicio che presto il suo iter di approvazione, anche con il voto al Senato, possa essere portato a termine.
“L’obesità rappresenta un’emergenza globale, che interessa fortemente anche il nostro Paese, e che richiede l’attivazione di percorsi concreti per contrastarla e prevenirla – ha chiarito l’Onorevole Roberto Pella, presidente Intergruppo Parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili” – In questo scenario, è un segno importante la nascita di un nuovo soggetto autorevolmente rappresentativo dei pazienti, un interlocutore fondamentale per le istituzioni, quale FIAO. Riconoscere l’obesità come una vera e propria malattia e affrontarla come una priorità nazionale è il principale contenuto della proposta di legge a mia prima firma, che auspichiamo potrà presto, con la sua approvazione da entrambe le Camere, dare all’Italia la prima legge al mondo mirata sull’obesità, facendo del nostro Paese un modello virtuoso a livello internazionale”.
Obesità: tra costi sociali, sanitari ed economici e perdurante stigma
In una società sempre più “obesiogena” a causa di stili di vita scorretti, eccessiva sedentarietà, stress e cattive abitudini alimentari, l’obesità è triplicata nel corso degli ultimi 40 anni e le previsioni per il futuro sono da vero allarmanti. Senza dimenticare i costi sociali sanitari ed economici connessi alla patologia, fattore di rischio per oltre 200 complicanze tra cui diabete tipo 2, malattie cardiovascolari e numerose tipologie di tumori. L’approvazione della legge, con il riconoscimento dell’obesità come patologia cronica recidivante e ingravescente consentirà innanzitutto al soggetto con obesità di essere posto alla stregua di tutti gli altri pazienti, superando lo stigma che ancora grava su questa condizione e su queste persone quasi fosse una loro responsabilità.
Il riconoscimento della malattia è il primo passo
“Il riconoscimento dell’obesità come una malattia cronica e recidivante è un aspetto fondamentale nel contrasto a questa emergenza, che richiede il pieno supporto da parte della società e della politica – ha sottolineato Andrea Lenzi, presidente Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del consiglio dei ministri, membro della Cabina di Regia Piano Nazionale della Cronicità. – La governance a livello globale, di Paese e città è importante, ma di solito è frammentaria, spesso focalizzata sulla scelta individuale e incapace a prendere le distanze da obiettivi politici a breve termine, motivo per cui è necessario lavorare insieme per cambiare percorso nel contrasto a questa malattia. Il ruolo delle associazioni dei pazienti è oggi sempre più importante: non solo assistono gli associati, ma dialogano come interlocutori fondamentali con il mondo dei medici e delle istituzioni. La nascita di una federazione come FIAO che unisce autorevolmente le associazioni di persone con obesità rappresenta una novità molto importante e una spinta ulteriore ad agire nella giusta direzione”.