In occasione della Milano Digital Week, l’11 ottobre presso la Torre PwC si è tenuto il convegno MiCuroDigitale, organizzato da Cosmofarma Exhibition, Exposanità e HealthAbility Experience. Un prezioso momento di condivisione per fare il punto su come gli strumenti digitali e l’AI possano coniugare un approccio gender oriented al principio universalistico di accesso alle cure. In una visione sempre più inclusiva della salute e del benessere.
Rivoluzione AI a servizio della sanità
Se per molti aspetti l’AI sta rivoluzionando il modo di interagire, lavorare e studiare delle persone, è così anche in ambito salute? Quali sono gli strumenti già adottati e quali le potenzialità dell’AI, affinché la salute sia sempre più un diritto di tutti? Quali barriere occorre ancora superare, quali le difficoltà e le possibili reticenze? Gli obiettivi fissati: accesso e fruizione delle cure per tutti i generi e le categorie sociali, equità, opportunità diffuse.
Nel suo intervento “Le nuove frontiere della salute di genere“, Annarita Bellarosa, Director PwC Italia, Healthcare Pharma & Life Sciences ha posto alcune questioni cruciali, ricordando come la medicina abbia storicamente messo al centro il genere maschile (con una ricerca scientifica e studi clinici orientati). Importante è sottolineare che medicina di genere significa una medicina che sia davvero inclusiva e aperta a tutti gli individui, al di là non solo del genere, ma dell’età e della provenienza sociale, economica, culturale. L’AI può giocare un ruolo chiave nel garantire l’equità, accedendo e combinando molteplici fonti di dati, in ambito di studi clinici organizzati, diagnosi, prescrizione e monitoraggio delle cure. A patto che l’uomo padroneggi lo strumento e, evidentemente, senza mai prescindere dalla diagnosi del medico.
Come percorrere una strada ormai tracciata? Innanzitutto, tramite la formazione del personale sanitario a tutti i livelli, la collaborazione tra competenze AI e mediche, l’educazione della popolazione.
Sanità e farmacia per la salute di genere – Il caso della fibrillazione atriale femminile
Maurizio Sanarico, Data Scientist per la medicina, ha presentato uno studio sulla fibrillazione atriale femminile, dove l’AI è utilizzata per la rilevazione, l’analisi (dato donna, episodio, stile di vita, qualità dell’aria, dell’acqua, etc.), il monitoraggio e la consulenza al paziente a distanza, e anche la predizione di un eventuale episodio, tramite un dispositivo wearable che comunica con il medico. Un esempio di analisi dei dati approfondita per andare verso l’ospedale senza mura, attento al superamento delle disparità.
Salute digitale di genere: a che punto siamo – L’app hAPPyMamma
Rossella Tomaiuolo, MD, PhD Università Vita-Salute San Raffaele, ha citato hAPPyMamma, un caso virtuoso che dà voce alle esperienze e mette in luce il ruolo delle pazienti nella pianificazione della diagnostica prenatale. hAPPyMamma è un’applicazione sul percorso nascita, promossa dalla Regione Toscana e realizzata dalla Scuola Sant’Anna di Pisa, che accompagna le donne dall’inizio della gravidanza fino al primo anno di vita del bambino. Un esempio di come gli utenti generino dati utili per la ricerca, la prevenzione e la diagnosi, al fine di ridurre l’impatto delle anomalie genetiche.
Il momento è oggi cruciale per la medicina. Da un sistema verticale, stiamo volgendo a una diagnostica integrata che coinvolge tutti gli attori: paziente, medico, ospedale, diagnostica, farmacia, wearable device.
AI sì dunque, ricordando sempre che i dati di per sé sono “solo” dati che l’algoritmo legge, ma i dati analizzati dall’intelligenza umana sono conoscenza scientifica.
I prossimi appuntamenti: Cosmofarma Exhibition, dall’11 al 13 aprile 2025, e HealthAbility Experience, il 12 e 13 aprile 2025, primo evento aperto al pubblico dedicato ai temi della salute, della longevità e del benessere.