A livello globale si contano annualmente 41 milioni di decessi per malattie non trasmissibili come diabete, obesità, patologie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie croniche.
Tra i principali fattori di rischio, oltre a fumo e alcol, sedentarietà e inquinamento, anche le diete non salutari giocano un ruolo determinante, causando di 8 milioni di decessi annui.
Malattie non trasmissibili e fattori di rischio modificabili
Le malattie non trasmissibili sono però determinate in buona parte da fattori di rischio modificabili, legati anche a stili di vita e comportamenti alimentari errati che possono essere corretti.
«Come società scientifica che si occupa di nutrizione umana abbiamo il dovere di agire a tutti i livelli, sia individuali, che come comunità, per contrastare quelle che sono solo nuove mode alimentari senza fondamenti scientifici e promuovere e diffondere l’adozione di una dieta sana e sostenibile, di cui abbiamo un modello rappresentativo del nostro Paese, la dieta mediterranea, che si conferma come la migliore per i suoi benefici in termini di salute, di prevenzione e di effetti positivi sia sull’uomo, che sull’ambiente» ha sostenuto la Presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana – SINU, Anna Tagliabue, all’apertura del XLIV Congresso Nazionale, in corso a Piacenza dal 4 al 6 giugno .
Le raccomandazioni OMS sulle diete sane e sostenibili
Le diete sane e sostenibili e le più recenti raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS, sono state al centro della lettura inaugurale tenuta da Francesco Branca, Direttore del Dipartimento di Nutrizione e Sicurezza Alimentare dell’OMS.
«Le diete sane sono alla base del massimo livello di salute. Garantiscono una crescita sana, supportano tutte le funzioni del corpo, consentono livelli adeguati di attività, sono in grado di prevenire le malattie non trasmissibili e le malattie di origine alimentare e di promuovere il benessere in tutte le fasi del corso della vita»ha affermato Branca.
I 4 principi cardine di una dieta sana per l’OMS
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS sono quattro i principi cardine alla base di una dieta sana: adeguatezza, diversità, equilibrio e moderazione.
La dieta sana deve difatti soddisfare il giusto equilibrio tra fabbisogni energetici e nutritivi specifici per età, sesso, livelli di attività fisica, fisiologia e composizione corporea, ricordando che sia l’eccesso che il difetto di nutrienti possono impattare negativamente sulla salute. Quindi deve essere varia, così da assicurare il reperimento di tutti i nutrienti di cui il corpo ha bisogno; deve poi assicurare il giusto equilibrio tra le tre principali fonti di energia: carboidrati, proteine e grassi, e limitare l’assunzione di alimenti associati a rischi per la salute come zuccheri, dolcificanti, grassi saturi e trans e sale.
L’equilibrio energetico secondo l’OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea, più in particolare, che l’energia deve essere fornita per il 45-60% dai carboidrati complessi, per il 15-30% dai grassi (limitando il più possibile grassi saturi e al massimo i grassi trans). L’apporto derivante da zuccheri semplici deve essere inferiore al 15% mentre il sale non deve eccedere i 5g al dì.
L’OMS raccomanda di evitare cibi trasformati, limitare la carne rossa e processata così come le cotture aggressive che possono essere nocive per la salute e, ancora, di evitare bevande gassate e zuccherate e bere invece acqua in quantità.
Dieta sana = sostenibilità ambientale
Seguire queste raccomandazioni – raccolte nelle Linee Guida per una Sana Alimentazione redatte dal CREA, che prendono spunto dai principi cardine della Dieta Mediterranea – non apporta solo benefici alla salute ma è anche sostenibile per l’ambiente.