La farmacia dei servizi è stata legittimata nel 2009 ma solo in pandemia ha assunto un ruolo fondamentale per i cittadini, rispondendo ai bisogni di una società resa vulnerabile dal malefico virus.

Giacomo Leopardi, presidente UTIFAR, al convegno di Cosmofarma Exhibition 2024  (Bologna 19 aprile) plaude alle iniziative che mettono al centro la farmacia dei servizi in un contesto di notevoli mutamenti sociopolitici, economici e finanziari. “La farmacia dei servizi sarà pienamente concretizzata quando esisterà solo la parola farmacia” chiosa Leopardi.

UTIFAR aiuterà sia a comprendere le normative regionali spesso complesse e anche a fare formazione, fattore indispensabile per offrire un servizio fidelizzante, che ha come leva la prossimità al cittadino.

Un polo polifunzionale

Luigi d’Ambrosio, presidente della Fondazione Cannavò, concorda sull’evoluzione della farmacia, come polo polifunzionale della sanità territoriale per intercettare in modo robusto il bisogno della popolazione, ma anche un’impresa che deve commisurare le risorse all’investimento con i ricavi. 

Il Presidente di FOFI, Andrea Mandelli, esprime l’apprezzamento concentrandosi sul tema dell’aggiornamento evolutivo della nuova farmacia, con i corsi LM13 dell’università, per essere protagonisti qualificati nella sanità del territorio, con la collaborazione di Fondazione Cannavò.

Marco Cossolo, presidente Federfarma, è fiducioso che la farmacia dei servizi sia da un lato soluzione per il paziente e anche presidio del SSN per il DM77 nella gestione della cronicità.

Origini ed evoluzioni

Paolo Leopardi, chiarisce che la farmacia dei servizi nacque con DL 153 e con 3 decreti attuativi, tuttavia l’interesse iniziale fu scarso a causa di regole blande, a fronte di grandi responsabilità per il farmacista. Il titolare o direttore responsabile era investito infatti su vari ambiti: dall’aggiornamento professionale, al locale separato e riguardo la strumentazione con responsabilità di tipo civile e penale verso terzi.

Inoltre, i fisioterapisti ed infermieri erano collaboratori coordinati dal titolare o direttore responsabile, con attività individuate dal decreto sia sul punto vendita che a domicilio del paziente ma con poche regole. 

L’ evoluzione della farmacia dei servizi inizia nel 2018, quando si parla di sperimentazione remunerata in tutti gli ambiti. Il covid sdogana la possibilità di avere locali separati nel 2021 per il laboratorio di galenica e per i test diagnostici, con DL 24/2022 per i tamponi e poi i vaccini. Il Ddl Semplificazioni ha previsto estensione dei servizi in locali separati a distanza di 200mt da un esercizio all’altro, nell’ambito della pianta organica e può essere usato da più esercizi farmaceutici con contratto.

Una circolare indica che si possono fare prelievi di sangue, tamponi, referti che non prevedono la firma del medico o test diagnostici ad uso professionale e che devono essere consegnati dal farmacista.

Spazi idonei

Giovanni Trombetta, consulente per Studio Guandalini, chiarisce come in alcune regioni, tipo Emilia-Romagna, sino stati definiti alcuni requisiti di spazio idoneo per la farmacia dei servizi, un’area di 9mq dedicata o un box di 6mq separato dall’area vendita, con differenti attività previste, con accesso per i disabili e la sala di attesa e se prevede oltre 40 minuti d’attesa è previsto un box dedicato con servizi igienici.

A fronte degli investimenti richiesti diventa necessario calcolare la reddittività dei servizi estrapolando i dati dal gestionale, in termini economici e di reputazione, ma anche come performano per comprendere quanto sia sostenibile nel tempo.

Marcello Tarabusi, Studio Guandalini, parte dal valore da attribuire ai servizi in farmacia, un fattore influenzato da differenti variabili come il posizionamento della farmacia, l’investimento iniziale, gli spazi utilizzati e i i ricavi che generano.

I servizi aumentano il valore della farmacia, perché fanno crescere l’attività e la stabilità dei ricavi, integrandosi con la struttura in modo differente per cui bisogna tener conto dell’indotto di traffico, la reputazione e il cross selling che danno maggior visibilità al brand.

Il margine dei servizi vale diversamente da altri comparti della farmacia, per cui è necessario strutturare bene l’offerta dei prezzi.