L’e-commerce ha semplificato molto la vita dei consumatori che possono acquistare comodamente da casa qualsiasi cosa in qualunque momento. Sul web restano tuttavia presenti molte insidie dalle quali difendersi.
Negli ultimi anni il crimine farmaceutico e la vendita di medicinali illegali e contraffatti è aumentata, esponendo a rischi crescenti la salute dei pazienti.
I farmaci illegali sono prodotti manipolati senza qualità ed efficacia farmaceutica certificata, per cui possono essere inefficaci nel trattamento di patologie croniche o infettive o addirittura, espressamente dannosi.
L’operazione SHIELD IV
Nel corso di un’operazione internazionale contro il crimine farmaceutico condotta tra aprile e novembre 2023, che ha portato a 5 arresti, 126 denunce e migliaia di medicinali sequestrati per un valore di circa 9 milioni di euro, sono stati oscurati 79 siti web.
L’operazione – SHIELD IV, per il contrasto alla criminalità farmaceutica, è stata conclusa dai Carabinieri del NAS sotto la direzione di Europol e con la partecipazione del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.
Le confezioni sequestrate
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate oltre 130.000 confezioni e circa 310.000 unità in diverse forme farmaceutiche, contenenti principi attivi con varia indicazione terapeutica.
I farmaci sequestrati erano riconducibili principalmente ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, prodotti per la disfunzione erettile e per il trattamento del Covid-19.
Individuati altresì 2 laboratori clandestini nei quali sono stati sequestrati 400 kg di sostanze e principi attivi anabolizzanti, 20 kg di precursori della droga e di sostanze dopanti, 300 kg di eccipienti correlati alla produzione di anabolizzanti.
I Paesi che hanno aderito all’operazione
All’operazione hanno aderito 28 Paesi (19 stati membri dell’Unione Europea e 9 paesi terzi), con l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), l’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO) che ha offerto sostegno finanziario, Frontex, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) e l’Organizzazione Mondiale delle Dogane.