Gli integratori alimentari sono ormai consumati da circa 30 milioni di italiani. Molti hanno una corretta idea di cosa siano. Tuttavia, permane confusione circa il loro ruolo. È quanto emerge da uno studio del Future Concept Lab, commissionato da Integratori & Salute – l’associazione di categoria che rappresenta le aziende del settore degli integratori alimentari ed è parte di Unione Italiana Food – volto a scattare una fotografia sulla reale conoscenza di questi prodotti da parte dei connazionali.

Italiani e integratori: un consumo consapevole e in crescita

Gli integratori rappresentano un supplemento alimentare cui fa ricorso un numero crescente di connazionali: più di 7 italiani su 10 (73%) li ha consumati nel corso degli ultimi 12 mesi. Di questi, il 40% ha utilizzato una sola tipologia di integratori mentre il 33% ha fatto ricorso a due o più tipologie di prodotti.

Lo studio rivela altresì che quasi 8 italiani su 10 (77,7%) ha una percezione corretta di questi prodotti, descritti come “un aiuto a colmare le carenze dell’organismo”, ma anche come “un supporto per rafforzare l’abitudine a mangiare sano e a fare movimento” e, parimenti come prodotti “per tutti, per un benessere complessivo”.

Integratori

Definizioni queste che evidenziano come gli stessi siano percepiti come un supporto al benessere e non un sostituto dei farmaci.

L’importante ruolo guida dei professionisti della salute

A contribuire a questa corretta interpretazione il fatto che la maggioranza dei connazionali si affida, nelle scelte di acquisto, al consiglio del medico (48,4%) o del farmacista (36,3%).

La ricerca ha messo altresì in luce che 7 italiani su 10 sono consapevoli del valore nutrizionale degli alimenti, cui un rapporto equilibrato con gli integratori rappresenta il giusto corollario.

Il ruolo chiave di alimentazione e stili di vita

Oggigiorno, in particolare in un paese come il nostro in cui la popolazione è particolarmente longeva, uno dei principali obiettivi è rappresentato dall’invecchiamento in salute, perseguibile seguendo una corretta alimentazione associata ad uno stile di vita attivo, anche se molti sono ancora coloro che adottano modelli alimentari scorretti e seguono ritmi di vita frenetici che impattano negativamente sulla salute.

integratori e farmaci

“È soprattutto in questo scenario che l’uso consapevole degli integratori alimentari può rappresentare un utile supporto, fornendo nutrienti e sostanze bioattive in grado di contribuire al mantenimento delle funzioni fisiologiche”, ha sostenuto la dottoressa Franca Marangoni, Responsabile Ricerca NFI – Nutrition Foundation of Italy.

Corretta informazione e falsi miti

Ancora oggi tuttavia, circa un terzo dei connazionali assimila il contributo degli integratori a quello dei farmaci. Un mito da sfatare, dal momento che gli integratori hanno una funzione di mantenimento del benessere in una popolazione sana, mentre i farmaci sono preposti a curare delle patologie.

“Come associazione, riteniamo opportuno ricordare sempre che la principale funzione degli integratori alimentari non è quella di curare le malattie, ma di avere un effetto metabolico per mantenere in efficienza il nostro sistema fisiologico. Gli integratori sono e saranno sempre di più, anche in futuro, degli allenatori al fianco delle persone, in grado di garantire all’organismo il giusto apporto di ciò che concorre al benessere complessivo, in tutte le fasi della vita, al di là delle buone pratiche già messe in atto” ha sostenuto Germano Scarpa, Presidente di Integratori & Salute.

Un decalogo utile a fare chiarezza

Al fine di fare chiarezza, Integratori & Salute ha realizzato un decalogo, utile a promuovere una corretta conoscenza del valore dell’integrazione nutrizionale – la loro efficacia è supportata da studi scientifici; si tratta di prodotti sicuri; utili per chi pratica sport; rappresentano un supporto alimentare per gli anziani e sono fortemente consigliati per le donne in gravidanza e allattamento – e sfatare i più diffusi luoghi comuni: gli integratori curano le malattie; possono sostituire una dieta variegata; necessitano di prescrizione medica; non sono sottoposti ad alcuna regolamentazione e sono uguali a prebiotici e probiotici.

“Il settore degli integratori alimentari è oggi supportato da un numero crescente di studi scientifici che ne validano l’efficacia. Tuttavia, è fondamentale che il consumatore sia in grado di scegliere tra questi prodotti, che non sono necessariamente tutti uguali. La qualità delle materie prime, la garanzia della sicurezza d’uso, la biodisponibilità dei nutrienti e il loro corretto dosaggio sono elementi essenziali per assicurare la reale efficacia dei prodotti. Per questo motivo, è importante affidarsi a integratori realizzati secondo standard seri e rigorosi e leggere attentamente le etichette, che riportano solo le indicazioni consentite”, ha concluso la dottoressa Marangoni.

 

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