Il papilloma virus umano rappresenta la più diffusa delle infezioni sessualmente trasmesse. La stessa interessa uomini e donne di ogni età ed è tra le cause primarie di tumore della cervice uterina e di altri tumori correlati. La vaccinazione rappresenta lo strumento cardine per combatterla.
Il messaggio dello IEO
In occasione della Giornata Mondiale per il contrasto dell’HPV, che si celebra il 4 marzo, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano – IEO, ha lanciato un messaggio importante, invitando la popolazione ad una vaccinazione “no gender”.
Gli esperti dello IEO hanno difatti posto l’accento sul fatto che l’HPV non colpisce soltanto le donne, ma le neoplasie associate all’infezione impattano in modo crescente anche sulla popolazione maschile.
Ne deriva che la vaccinazione è “gender free”, ovvero ‘no gender’ ed è necessaria a contrastare quella che si configura come una vera e propria epidemia silente con costi economici, sociali e umani notevoli.
Vaccinare prima è meglio
Se la vaccinazione è utile ad ogni età, un’immunizzazione prima dei rapporti sessuali garantisce una copertura migliore. Piace qui ricordare che la vaccinazione contro l’HPV viene offerta gratuitamente ad alcune fasce d’età compresi i target più giovani: è possibile vaccinarsi a partire dagli 11 anni di età.
Il ruolo delle farmacie
Nel contrasto al Papilloma Virus, i presidi territoriali, grazie alla loro capillarità, rappresentano un punto strategico, sia per la sensibilizzazione che per la vaccinazione.
Il Presidente di Federfarma Marche, Marco Meconi, ha sottolineato che la sperimentazione della vaccinazione contro l’HPV, avviata nella sua regione a gennaio, ha già registrato una somministrazione di 150 dosi. “Si tratta soprattutto di persone che avevano fatto la prima dose presso il centro vaccinale, ma essendo la copertura garantita da tre dosi, hanno trovato comodo sottoporsi ai richiami nella farmacia sotto casa, specie nelle aree rurali” ha ricordato Meconi.
Altresì le farmacie, accogliendo ogni giorno oltre 4 milioni di cittadini, hanno un ruolo chiave nella sensibilizzazione, non soltanto rispetto alle fasce più giovani della popolazione, ma anche nei confronti delle tante mamme che possono essere esortate a vaccinare i propri figli.
Azioni sinergiche
Sul ruolo chiave delle farmacie è tornata anche la SITI – Società Italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, lanciando un appello per la prevenzione dell’infezione virale, che contempli azioni sinergiche su più fronti, necessaria ad aumentare la consapevolezza, migliorare l’adesione ai programmi di vaccinazione e screening e garantire una protezione efficace alla popolazione.