Il nuovo Decreto Tariffe sui Livelli Essenziali di Assistenza, pubblicato in G.U. lo scorso 26 novembre, aggiorna 1.113 tariffe associate a prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica su 3.171, pari al 35% del totale, con un conseguente, sensibile impatto sulle risorse disponibili messe a disposizione del Governo di 550 milioni di euro rispetto a quelle del 2012.
L’adozione del nuovo nomenclatore, rispetto a quello pubblicato nel 2023, avrà un impatto di 147,3 milioni di euro per la finanza pubblica, il che si tradurrà in rimborsi più congrui riconosciuti a tutti gli operatori, pubblici e privati.
L’adeguamento elaborato e l’importanza di un’erogazione omogenea su tutto il territorio
Le tariffe sono state adeguate dal Ministero della Salute sulla base di una metodologia che, da una parte, ha considerato i valori tariffari vigenti nelle 21 Regioni e nelle P.A. e, dall’altro, il costo pieno delle prestazioni sul territorio nazionale.
L’entrata in vigore del decreto tariffe risulta cruciale in quanto assicura una erogazione omogenea su tutto il territorio nazionale dei nuovi LEA, andando a colmare i tanti gap ancora presenti e consentendo a tutti i cittadini di poter usufruire delle prestazioni più innovative sia nell’ambito della specialistica ambulatoriale che della protesica.
Le novità incluse nei LEA per la specialistica ambulatoriale
Tra le principali novità per la specialistica ambulatoriale, da segnalare l’erogazione omogenea su tutto il territorio nazionale delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei LEA, oltre a: prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e le malattie rare; le prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili; l’enteroscopia con microcamera ingeribile, gli screening neonatali. È stata altresì inclusa la consulenza genetica per quanti si sottopongono ad una indagine utile a confermare o escludere un sospetto diagnostico. Vengono inoltre aggiornate le prestazioni di radioterapia, andando ad includere anche prestazioni innovative come la radioterapia stereotassica o quella con braccio robotico.
L’assistenza protesica
Per quanto concerne l’assistenza protesica, rientreranno nei LEA: gli ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); gli apparecchi acustici a tecnologia digitale; le attrezzature domotiche e i sensori di comando e di controllo per ambienti; gli arti artificiali a tecnologia avanzata e i sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
Un ampliamento del diritto alla tutela della salute
L’adozione del nuovo nomenclatore tariffario consente, altresì, l’aggiornamento dei LEA contenuto in due decreti (un DM e un dPCM) già predisposti dal Ministero della Salute. Possibilità questa che si tradurrà il un ulteriore ampliamento del diritto alla tutela della salute dei cittadini attraverso l’inserimento di nuove importanti prestazioni all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza, tra cui l’estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie come la SMA, e l’incremento di 700 milioni di euro, rispetto al 2012, delle risorse per l’assistenza ambulatoriale e protesica.
Verso un aggiornamento a cadenza biennale delle tariffe
Da ultimo, il Ministero della Salute ha proposto l’inserimento in Legge di Bilancio di un provvedimento finalizzato ad ottenere l’aggiornamento delle tariffe sin dall’anno in corso, nonché alla revisione della metodologia per l’aggiornamento continuo delle tariffe, a cadenza biennale, relativamente alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, di assistenza ospedaliera per acuti e per il post-acuto. Una valutazione questa che andrà eseguita sulla base dei costi rilevati in un panel di strutture sanitarie pubbliche e private, il che consentirà un tempestivo allineamento tra i costi e le tariffe riconosciute agli operatori sanitari (pubblici e privati).