Fenagifar, la federazione dei giovani farmacisti italiani ha interpretato la forza ispiratrice dei giovani e intrapreso azioni concrete riguardo il contratto nazionale, proponendo una survey ai collaboratori e ai titolari di farmacia per comprendere il percepito con l’obiettivo di formulare un documento condiviso da mettere sul tavolo di trattativa con gli Organi e le sigle di categoria, per il rinnovo del CCNL a luglio 2024, tenendo conto delle istanze dei collaboratori, nel rispetto dei ruoli, per decidere il meglio della professione.
Il presidente Fenagifar, Vladimiro Grieco, al convegno di Cosmofarma Exhibition 2024 (Bologna 20 aprile) presenta i risultati dell’indagine conoscitiva in cui i collaboratori riferiscono che il salario non sia soddisfacente, manca una possibilità di crescita reale, la flessibilità e i carichi di lavoro siano eccessivi con risultati davvero preoccupanti.
Il sentiment
Una netta insoddisfazione pervade il campione di collaboratori (2300) principalmente under 40, si respira un forte scontento salariale (67,1%) e di crescita, blandamente mitigati dall’introduzione del contratto Q2, e riguardo alla flessibilità, per cui è difficile coniugare il lavoro con gli incarichi famigliari (76,3%).
Ma il dato davvero allarmante è che l’80,3% dei farmacisti riferiscono che potrebbero cambiare lavoro per le motivazioni suddette per cui è necessario affrontare il problema,insieme ai titolari al tavolo delle trattative, perché la farmacia non può privarsi della linfa vitale di valore umano e professionale.
Il sentiment dei titolari esplorato dalla survey, in base all’età, è incoraggiante e armonizzato nonostante le differenze manageriali, infatti, oltre il 70% dei titolari ritiene che l’attuale contratto non si adeguato, inoltre credono che la modifica potrebbe stimolare i colleghi (80%) e che sia sostenibile (68%) per la farmacia.
Che il contratto sia poco attraente è l’opinione condivisa, ma i titolari spesso non conoscono il Q2 (50%) e il welfare aziendale (53%), per cui il punto di partenza deve essere la conoscenza.
Le proposte
Fatto il quadro della situazione, le proposte di Fenagifar oggetto di petizione sono: il riconoscimento come operatore sanitario, un contratto chiaro con reali possibilità di crescita, premi ben definiti di risultato sostenibili dall’azienda attraverso il Welfare e la formazione costante incentivata.
Guaglianone Giuseppe, vicepresidente ordine dei farmacisti Roma, ha chiarito le caratteristiche del contratto da operatore sanitario, che inserirebbe il farmacista nel nuovo sistema distrettuale delle case di comunità e dei nodi di smistamento del paziente cronico (UCA). Il farmacista si differenzia in una struttura complessa che richiede sempre più figure specializzate con caratteristiche di autonomia, responsabilità e valorizzazione di merito e prestazione.
I rappresentanti di Federfarma Alfredo Procaccini e Marco Cossolo sono fiduciosi che un nuovo contratto motiverà i lavoratori, infondendo il senso di crescita.
Federico Antonelli, rappresentante FILCAMS-CGIL, ha descritto le dinamiche al tavolo di contrattazione, sottolineando come una forte rappresentanza sia indispensabile, per costruire le proposte che poi si incontreranno in fase di negoziazione.
Il Q2 è stata una riforma importante con riconoscimento della professione, non deve essere vissuta come una sconfitta ma un’opportunità per ulteriori implementazioni.
Maddalena Pisani, consulente fiscale, interviene per chiarire cosa sia il Welfare aziendale, sempre più richiesto per sostenere il cuneo fiscale e nella retribuzione per far fronte ai carichi famigliari dei lavoratori, il fringe benefit e i premi e come possano essere un vantaggio per la farmacia al fine di migliorare la produttività, con risparmio contributivo e, in ultima analisi, meno turn over.