
Da un’intuizione di ricercatori italiani, è stato avviato uno studio clinico su 200 pazienti diabetici per verificare l’efficacia del gel piastrinico per la cura delle ulcere diabetiche, che fornirà i primi risultati alla fine di quest’anno. L’argomento è stato al centro del convegno “Una vita che nasce fa crescere la vita. Il sangue cordonale: esperienze e futuro”, organizzato il 5 e 6 giugno a Milano dalla Milano Cord Blood Bank – Centro Trasfusionale Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini con il supporto dei Lions. “Il Gel Piastrinico si ottiene dal sangue del cordone ombelicale, raccolto al termine del parto, ricco di cellule staminali che generano tutte le cellule che compongono il sangue, e viene utilizzato da oltre 30 anni con ottimi risultati per il trapianto nei pazienti affetti da gravi malattie del sangue, come le leucemie e i linfomi”, spiega Paolo Rebulla direttore della Milano Cord Blood Bank e presidente del convegno.
Il successo del trapianto è però strettamente correlato al numero di cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale: molte banche hanno quindi deciso di conservare per trapianto solo le donazioni contenenti più di 1.500 milioni di cellule. Cinque anni fa i ricercatori del Policlinico di Milano hanno iniziato a studiare altre possibili applicazioni terapeutiche per le donazioni considerate non idonee al trapianto: da questi studi è nato il gel, che viene utilizzato per il trattamento di piaghe da decubito e di ulcere cutanee, e il cui metodo di preparazione è stato brevettato. Inizialmente è stato utilizzato nei bambini affetti da epidermolisi bollosa, una malattia genetica della pelle, che rende estremamente fragile la cute e le mucose. “Recentemente abbiamo pubblicato uno studio clinico condotto presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che ha evidenziato che il trattamento di un’ulcera con il gel determina una riparazione molto più veloce rispetto al trattamento eseguito con le classiche procedure”.
“I risultati ottenuti hanno rafforzato la convinzione di poter utilizzare il gel piastrinico in altre applicazioni cliniche. In particolar modo, abbiamo proposto un protocollo clinico per la sua applicazione nelle ulcere diabetiche”, spiega Rebulla. Se il gel si dimostrasse più efficace delle medicazioni tradizionali, porterebbe a un abbattimento dei costi del trattamento e a una migliore qualità di vita del paziente.