L’evoluzione della farmacia come primo punto di offerta di salute sul territorio, in linea con quanto previsto anche dal DM77, procede senza sosta. In Veneto, grazie al decreto regionale che introduce ulteriori attività nell’ambito della Farmacia dei Servizi, il presidio andrà sempre più nella direzione di un centro polivalente sul territorio a supporto del sistema sanitario regionale.
Nuove attività per una farmacia più vicina ai cittadini
Farmacieunite ha accolto con grande soddisfazione questo ulteriore passo avanti della farmacia dei servizi nella direzione di un presidio territoriale sempre più vicino al cittadino.
Più nel dettaglio, il decreto regionale n.15 del 15 maggio 2024, attribuisce un ruolo centrale alle farmacie per quanto riguarda la prevenzione, grazie alla possibilità di effettuare nel presidio una serie di esami strumentali e non solo.
I servizi offerti in farmacia
Tra i nuovi servizi offerti: lo screening dell’ipertensione arteriosa non nota e dell’ipercolesterolemia non nota, per l’identificazione precoce dei casi non diagnosticati; il monitoraggio dell’aderenza terapeutica nei pazienti con diabete tipo 2; il monitoraggio e il supporto al corretto utilizzo dei farmaci prescritti nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva – Bpco; la televisita, intesa come servizio di consulenza medica generale, ovvero specialistica, a distanza e quindi l’elettrocardiogramma, l’holter cardiaco e l’holter pressorio per favorire la prevenzione cardiovascolare.
Il cittadino al centro
«Le nuove attività approvate dalla Regione Veneto pongono il cittadino al centro, ampliando l’offerta di servizi disponibili nelle farmacie» ha sostenuto il Presidente di Farmacieunite, Federico Conte, nel ricordare che il sindacato da sempre sostiene la farmacia dei servizi in quanto in grado di intercettare in modo capillare le esigenze di salute sul territorio, avvicinando i servizi anche ai soggetti più deboli che diversamente non avrebbero modo di raggiungere centri sanitari e ospedali distanti dalla propria residenza.
Verso una presa in carico più completa e integrata
«La presa in carico dei pazienti e l’attività di screening garantiranno un’assistenza più completa e integrata e una maggior diffusione dell’attività di prevenzione delle patologie più diffuse. Siamo felici di contribuire in modo significativo al benessere della comunità, offrendo ai cittadini un punto di riferimento sempre più qualificato e vicino alle loro esigenze di salute» ha quindi concluso Conte.