L’Agenzia Europea per i Medicinali – EMA, ha concesso nei giorni scorsi l’autorizzazione all’insulina settimanale, Awiqli di Novo Nordisk, la prima al mondo approvata per la gestione del diabete negli adulti. In questo modo i soggetti con diabete in terapia insulinica potranno passare da 365 somministrazioni ad appena 52. 

Le caratteristiche della nuova insulina

Il farmaco, si legge in una nota, «è progettato per coprire il fabbisogno di insulina basale per un’intera settimana con una singola iniezione sottocutanea ed è stato approvato per gli adulti con diabete mellito».

Inutile sottolineare l’impatto di questa innovazione, sia per quanto concerne la gestione della terapia stessa, sia per quanto riguarda la sfera professionale, psicologica, familiare e sociale delle persone con diabete.

Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale «ha permesso una riduzione della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1c) rispetto all’insulina basale giornaliera, favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2».

Piace qui ricordare che Awiqli ha ricevuto le approvazioni sia in Svizzera che in Canada per il trattamento del diabete negli adulti sia di tipo 1 che di tipo 2.

Una rivoluzione a 100 anni dalla scoperta dell’insulina

Enorme il plauso sia delle società scientifiche, che delle associazioni di pazienti. 

Secondo il Presidente della Società italiana di diabetologia – SID, Angelo Avogaro, si tratta di una «innovazione attesa da tempo con effetti positivi sia dal punto di vista clinico che sociale e l’auspicio è che ora l’Agenzia italiana del farmaco – AIFA, dia al più presto il suo nulla osta all’approvazione di questa insulina innovativa».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Riccardo Candido, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi – AMD, che così si è espresso: «L’approvazione da parte dell’EMA della nuova insulina a somministrazione settimanale prefigura una rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica. La riduzione della frequenza delle iniezioni, semplificando il trattamento, promette di migliorare l’aderenza terapeutica, consentendo in definitiva un migliore controllo glicemico. Inoltre, la frequenza delle iniezioni di insulina è sempre stata una delle cause dell’annoso problema dell’inerzia terapeutica in diabetologia, spesso dovuta proprio a professionisti e pazienti che ritardavano l’avvio della terapia insulinica, preoccupati della complessità del percorso di cura».

Il grande plauso dei pazienti

L’approvazione di una insulina basale settimanale «è per noi una notizia epocale che, al di là del risultato scientifico ottenuto, ci vede esultare per il concreto miglioramento che offre alla qualità della vita delle persone con diabete – ha sostenuto Emilio Augusto Benini, Presidente di FAND Associazione Italiana Diabetici –  E’ un risultato importante, di sicuro il miglior risultato ottenuto dopo la scoperta dell’insulina fatta 100 anni fa. Dalle notizie che abbiamo avuto, l’efficacia e la sicurezza del farmaco sono equivalenti alle insuline basali utilizzate fino ad oggi. Cambia il numero di somministrazioni e di conseguenza, questa insulina riduce il sacrificio, più psicologico che fisico, che le persone con diabete fanno nell’osservazione delle prescrizioni terapeutiche. Riduce di gran lunga il numero di iniezioni e quindi, come diciamo spesso noi persone con diabete, l’obbligo di pungersi. Adesso rivolgiamo un appello ad AIFA, affinché non mortifichi con lunghe attese il nostro entusiasmo e dia priorità all’approvazione anche in Italia, affinché si possa dare il via nell’immediato alla distribuzione dell’insulina basale settimanale».