Nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo di adeguamento al Regolamento delegato UE 2016/161 sul controllo anticontraffazione dei farmaci, Federfarma Servizi e Associazione Distributori Farmaceutici (ADF) hanno partecipato alle audizioni presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera e la X Commissione del Senato. Durante le sessioni sono state evidenziate le principali criticità che il nuovo sistema di verifica potrebbe introdurre per la Distribuzione Intermedia dei medicinali.
Criticità del nuovo sistema
Il nuovo sistema europeo per la tracciatura e verifica dei farmaci, che entrerà in vigore in Italia il 9 febbraio 2025, presenta delle complessità operative che potrebbero influenzare negativamente l’efficienza dei Distributori Intermedi, responsabili della distribuzione di oltre 1,8 miliardi di confezioni farmaceutiche all’anno verso 25.000 farmacie e parafarmacie.
Esenzioni per le movimentazioni infragruppo e DPC
ADF e Federfarma Servizi hanno sottolineato la necessità di esentare i grossisti dalla verifica dell’identificativo univoco dei farmaci durante le movimentazioni infragruppo e da centrali d’acquisto, così come per i medicinali in Distribuzione per Conto (DPC). «Se tali esenzioni non verranno espressamente previste saranno inevitabili le ripercussioni sulla tempestività del servizio distributivo e, quindi, sulla pronta dispensazione dei farmaci al cittadino, così come oggi conosciuta e apprezzata da tutti» ha dichiarato Walter Farris, presidente di ADF.
Impatto sulle consegne
Attualmente, il sistema di distribuzione intermedia permette consegne entro 3 ore dall’ordine, un modello di efficienza riconosciuto in tutto il Paese. Tuttavia, l’introduzione di verifiche manuali su milioni di confezioni movimentate in DPC e infragruppo implicherebbe un allungamento dei tempi di consegna e costi insostenibili per i Distributori. Un ulteriore aggravio «per un comparto che versa da anni in una situazione di difficoltà economica per la sotto remunerazione del servizio di distribuzione dei farmaci SSN di classe a» ha evidenziato Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi.
Sicurezza e prevenzione della contraffazione garantite
Durante le audizioni, Federfarma Servizi e ADF hanno ribadito che l’esclusione dall’obbligo di verifica in questi casi specifici non compromette la sicurezza del sistema. Si tratta, infatti, di ipotesi specifiche in cui i farmaci movimentati provengono dalle industrie produttrici, per cui non vi è alcun rischio di contraffazione né tantomeno di manomissione delle confezioni in questione, hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni.
L’impegno dei Distributori, come rimarcato, è quello garantire che il flusso di farmaci verso i cittadini non subisca interruzioni o ritardi.