Un terzo degli anziani in Italia assume 10 o più medicinali al giorno e circa l’8%-9% dei ricoveri ospedalieri sono imputabili a effetti avversi dei farmaci.

Alla luce di tutto questo, l’Agenzia italiana del Farmaco – AIFA, con le Regioni e le Istituzioni sanitarie ha avviato il progetto e il network COSÌsiFa – cittadini e operatori sempre informati sul farmaco – presentato lo scorso 9 ottobre a Roma presso la sede dell’Agenzia di via del Tritone.

Gli obiettivi del progetto

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di veicolare agli operatori sanitari quelle informazioni scientifiche indispensabili al loro migliore utilizzo dei medicinali e portare altresì i cittadini verso un uso più appropriato e consapevole dei farmaci, elemento quest’ultimo indispensabile a contrastare l’uso diffuso di prodotti medicinali e salutistici anche in situazioni che non lo richiederebbero.

Il network COSÌsiFa, della durata di almeno 3 anni si ripromette di diffondere capillarmente sul territorio nazionale notizie, informazioni, studi e dati, senza però dimenticare l’aspetto formativo, a partire dalle scuole.

Un’iniziativa di informazione indipendente sui farmaci

Si tratta di un’iniziativa che interrompe il monopolio dell’industria farmaceutica sull’informazione dei medicinali.

«Le aziende farmaceutiche investono ingenti risorse (circa 30 miliardi di dollari l’anno soltanto negli Stati Uniti) nelle attività di promozione rivolte al medico, ma agiscono anche indirettamente sui cittadini attraverso campagne di marketing farmaceutico per stimolare bisogni di salute che non sempre necessitano dei farmaci – ha spiegato il Presidente AIFA, Roberto Nisticò, il quale ha proseguito – Anche le pubblicazioni scientifiche sui nuovi farmaci tendono sempre a enfatizzare i dati di efficacia mettendo in secondo piano i rischi. Per non parlare dell’informazione spesso priva di qualsiasi scientificità veicolata dai social e dalla rete in genere, a volte anche da riviste predatorie.

Per questo il progetto “COSÌsiFa” offre un’opportunità per controbilanciare l’informazione scientifica sui farmaci e sul loro corretto uso. Basti pensare al fenomeno delle politerapie che arrivano a contare 10 farmaci assunti ogni giorno dagli anziani. Un problema che va affrontato fornendo strumenti anche di intelligenza artificiale che consentano al medico di orientarsi tra i numerosi rischi di interazione tra i vari medicinali. Magari per decidere alla fine di derubricarne qualcuno dal ricettario».

Le 4 aree di intervento

Sono stati formati 9 gruppi di lavoro composti da esperti che si occuperanno della produzione dei contenuti dell’informazione scientifica sulle 4 aree di intervento identificate e cioè: pediatria, oncologia, antibiotico-resistenza, cronicità e polifarmacoterapia.

Altresì, i gruppi di lavoro provvederanno anche alla messa a punto di strumenti informativi e alla loro diffusione capillare attraverso numerosi canali informativi. Al fine di garantire la completa indipendenza dell’informazione prodotta – è stato spiegato nel corso della presentazione – tutte le persone coinvolte nel progetto dovranno sottoscrivere annualmente una dichiarazione sui conflitti di interesse, pubblicata sul sito dell’iniziativa.

Altro tassello imprescindibile quello della formazione: «È impensabile realizzare un progetto di informazione indipendente sul farmaco senza affiancarlo a un’attività di formazione sulla metodologia della ricerca clinica e sui processi di valutazione, approvazione e monitoraggio post-marketing dei farmaci» ha spiegato la responsabile dell’area vigilanza e marketing AIFA, Anna Rosa Marra.

I canali di veicolazione dell’informazione

L’informazione sarà veicolata a professionisti sanitari, cittadini e associazioni di pazienti attraverso 7 canali: un sito web di informazione indipendente che fungerà da collettore di tutte le informazioni, un bollettino semestrale sulle 4 aree tematiche oggetto del network, la produzione di news e newsletter settimanali che rendano fruibile la letteratura scientifica, la produzione di almeno 12 rivisitazioni di studi già pubblicati di interesse specifico, eventi formativi in presenza e a distanza, sviluppo di comunicazione social e di un’app per l’informazione rapida e personalizzata sui farmaci.

L’informazione indipendente nelle diverse aree

In ambito pediatrico, il gruppo di lavoro punterà a produrre schede informative relative ai farmaci per i più piccoli e alle nuove strategie terapeutiche in ambito pediatrico e delle malattie rare. Previste altresì giornate formative e corsi rivolti a operatori sanitari e cittadini.

In ambito oncologico l’informazione si focalizzerà in particolare sull’aggiornamento relativo a nuove opzioni terapeutiche o farmaci con nuova indicazione, per fornire, soprattutto ai professionisti, uno strumento che aiuti nell’utilizzo appropriato e sicuro dei farmaci di nuova rimborsabilità, tenendo conto delle opzioni terapeutiche già presenti sul mercato e delle popolazioni target delle indicazioni d’uso rimborsate. Previsti anche in questo caso corsi e formazione.

La resistenza agli antibiotici: un problema per cui occorre fare di più

L’antibiotico-resistenza rappresenta un problema sanitario incommensurabile. Basti pensare che solo nel nostro Paese muoiono ogni anno 11mila persone a causa di infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. E questo anche perché questi medicinali sono sovente “abusati” cioè utilizzati in modo inappropriato ed eccessivo. Un gruppo di lavoro si occuperà di formare e informare cittadini e operatori sanitari sul buon uso degli antibiotici. Verrà prodotto materiale informativo sull’uso appropriato degli antibiotici sia ospedalieri che territoriali, con report regionali semestrali sull’andamento dei fenomeni di resistenza.

I pazienti in politerapia

Tra gli over75, circa 2 su 3 soffrono di 2 o più cronicità, elemento questo che caratterizza quasi tutti gli over80. Di qui, il ricorso a un numero molto elevato di farmaci, tanto che 1 anziano su 3 arriva ad assumere quotidianamente 10 o più farmaci. I dati del Rapporto Aifa sull’uso dei farmaci negli anziani, hanno evidenziato che nel corso del 2019 la quasi totalità (98%) della popolazione over65 ha ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica, con consumi giornalieri pari a tre dosi per ciascun cittadino.

La polifarmacoterapia rappresenta, dunque, un problema di salute pubblica, in quanto associata a una riduzione dell’aderenza alle terapie, oltre che a un aumento del rischio di interazioni tra farmaci.
A supporto delle attività di informazione, formazione e valutazione dell’appropriatezza prescrittiva nei malati cronici esposti alla polifarmacoterapia, sarà messo a disposizione dei gruppi di lavoro uno strumento di supporto alla prescrizione, «INTERCheck-WEB», sviluppato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, per fornire a medici e farmacisti informazioni per bilanciare rischi e benefici di una terapia attraverso una valutazione che consideri diversi aspetti della farmacologia, risultando pertanto particolarmente adatto nella valutazione di pazienti sottoposti a molteplici trattamenti.