Il ruolo del farmacista non si limita alla dispensazione dei farmaci, ma include anche il supporto educativo, il counselling motivazionale e l’empowerment del paziente. È importante saper comunicare in modo efficace, empatico e motivante con il cliente/paziente con obesità e creare un ambiente di fiducia. Offrire consigli pratici e scientificamente validati in farmacia aiuta le persone nel loro percorso di miglioramento della salute.
Il dott. Emanuel Mian, psicologo e psicoterapeuta specializzato in disturbi alimentari e fondatore di Emotifood, in questa videopillola suggerisce al farmacista come comunicare efficacemente con le persone che soffrono di obesità, evitando lo stigma e creando un ambiente accogliente in farmacia.
Lo spazio per le consulenze, infatti, nella nuova farmacia dei servizi, deve essere accessibile e confortevole, dotato di sedute adeguate, riservate e privo di messaggi stigmatizzanti. Chi presenta obesità spesso evita di cercare aiuto per paura del giudizio, si sente colpevolizzato per la sua condizione, sviluppa vergogna e bassa autostima e ritarda le cure necessarie. L’approccio con il farmacista deve essere quindi empatico e non giudicante, occorre focalizzarsi sulla salute, non sull’aspetto estetico e dare tempo al cliente/paziente di esprimersi.
Le frasi da utilizzare sono ad esempio “Come posso esserle d’aiuto oggi?”, “Mi racconti cosa la preoccupa”, “Capisco che possa essere difficile parlarne”. Le frasi da evitare sono “Deve solo mangiare meno e muoversi di più”, “Non ci vuole molto a perdere peso, è solo questione di volontà”.
Per comprendere la motivazione e il timing della richiesta, il farmacista può chiedere “Cosa la porta a voler affrontare questo percorso proprio ora?“; per identificare eventuali problematiche emotive è bene informarsi su “Come vive il suo rapporto con il cibo?” e per valutare esperienze precedenti e aspettative può indagare se “Ha già provato percorsi di supporto in passato?“
Il farmacista deve suggerire un percorso psicoterapeutico quando nota un forte coinvolgimento emotivo nel comportamento alimentare, se scopre episodi di alimentazione incontrollata, se c’è un evidente utilizzo del cibo come gestione delle emozioni e se il soggetto ha una storia di fallimenti nei tentativi di perdita di peso.
Gli approcci terapeutici validati scientificamente per l’obesità sono oggi:
- la Terapia Cognitivo Comportamentale per l’Obesità (CBT-O) che lavora su pensieri, emozioni e comportamenti legati all’alimentazione;
- la Mindfulness per i Disturbi Alimentari che aumenta la consapevolezza dei segnali di fame e sazietà;
- la Psiconutrizione che lavora sulla relazione mente-corpo.
Una comunicazione efficace e rispettosa può fare la differenza nel percorso di salute delle persone con obesità e il ruolo del farmacista nel creare un ambiente accogliente e libero da stigma è fondamentale per facilitare l’accesso alle cure e migliorare gli outcome di salute.
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