Nei giorni scorsi, il Ministero della Salute e il CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro hanno firmato un accordo interistituzionale volto ad avviare una collaborazione sulle materie di propria competenza con una particolare attenzione al ruolo delle professioni sanitarie nei moderni sistemi socio-economici indagate sotto diverse prospettive: lavoro, formazione e sviluppo organizzativo.
Prevenzione e corretti stili di vita: l’importanza dello “sport come cura”
Obiettivo dell’intesa è altresì quello di promuovere una cultura della prevenzione e dei corretti stili di vita, anche attraverso attività fisica e pratica sportiva. In tal senso, è prevista la costituzione di un gruppo di lavoro che si dedicherà all’analisi e alla definizione di linee d’indirizzo nazionali volte a promuovere lo ‘sport come cura’.
Temi di rilievo per il benessere collettivo
«L’accordo con il Ministero della Salute riguarda temi di grande rilevanza per il benessere collettivo, temi su cui il CNEL ha posto particolare attenzione nel programma della XI Consiliatura, come gli stili di vita, la funzione socio-educativa dell’attività fisica e dello sport, il ruolo delle professioni sanitarie. Ringrazio quindi il ministro Schillaci per l’interesse e la disponibilità ad avviare questa importante collaborazione interistituzionale» ha dichiarato il Presidente del CNEL, Renato Brunetta.
«L’attività fisica – ha sostenuto il Ministro della Salute Orazio Schillaci – è un determinante di salute, fa parte degli stili di vita corretti ed è quindi un fattore di prevenzione fondamentale per contrastare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e anche oncologiche. Ringrazio il Presidente Brunetta per l’attenzione posta alla promozione della salute e ad altre importanti tematiche che potremo affrontare insieme con questo accordo tra il Ministero della Salute e il CNEL. Penso in particolare a quelle legate alla formazione dei professionisti, anche alla luce dell’evoluzione del servizio sanitario, e alla sanità digitale con particolare attenzione allo sviluppo dei servizi di telemedicina su cui stiamo investendo molto e che saranno essenziali per la gestione delle cronicità. L’innovazione è un fattore rilevante di modernizzazione della sanità, contribuisce a ridurre le disuguaglianze e una maggiore sostenibilità del sistema sanitario».
Un ulteriore ambito della collaborazione riguarda le attività relative alla predisposizione della relazione annuale del CNEL sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.