Da qualche anno, la figura del farma influencer ha acquisito sempre più importanza, tant’è vero che tra i Cosmofarma Awards è presente anche il riconoscimento per il “farmacista social”.
Durante la tre giorni bolognese, Cosmofarma ha deciso di proporre degli approfondimenti legati al lavoro dei farmacisti sul web e i social. Il tema della salute è protagonista in rete, gli incontri di Cosmofarma hanno cercato di fornire delle linee guide al fine di sfruttare al massimo i social media ed evitarne i rischi.
Cosmofarma e AssoInfluencer hanno curato un convegno dal titolo “Comunicare la salute tra etica e fake news”.
Durante l’incontro sono intervenuti anche i rappresentanti di enagifar, IAP e Autentica Agency
Dal palco di Cosmofarma è emersa la necessità di una regolamentazione dell’impegno dei content creator in particolare nel caso dei farmacisti che si occupano di argomenti sensibili come quello della malattia, della salute e della prevenzione.
“Oggi molti farmacisti e farmaciste fanno attività di divulgazione attraverso i social e alcune figure sono diventate estremamente influenti sul mercato, per tanto l’attenzione nel proporre i contenuti deve essere molto alta”, ha sottolineato Ilaria Barbotti di Assoinfluencer.
Tiziana Iazzetta di Autentica Agency ha ribadito il fatto che l’obiettivo si possa raggiungere solo con un’adeguata formazione. “Oggi le persone restano collegate con il loro smartphone in media 7 ore al giorno e usano TikTok come un motore di ricerca. Tra gli hashtag più ricorrenti spiccano proprio quelli inerenti la salute da #malditesta, #maldistomaco, #maldischiena. In questo contesto, è fondamentale che il farmacista faccia formazione anche con l’obiettivo di riempire il gap lasciato dalle numerose fake news che circolano online, pubblicate solo per apparire o per guadagno. Il farmacista content creator digitale ha una forte responsabilità etica e morale e deve svolgere questa attività sui social con grande professionalità” ha aggiunto Iazzetta.
Nei padiglioni di Cosmofarma è stato presentato il progetto “Checklist dei contenuti rilevanti, autorevoli ed etici” realizzato con Pubblico Delirio, in collaborazione con Fenagifar, Assoinfluencer e ONIM. Si tratta di uno strumento di lavoro con chiari criteri e indicazioni pratiche per aiutare i farmacisti nella content creation digitale, nelle relazioni con i cittadini, le aziende e gli stakeholder istituzionali.
“Da diversi anni siamo impegnati nella sensibilizzazione, nell’aggiornamento e nella formazione dei farmacisti sulle opportunità e sui punti sensibili di una presenza sui social media e della collaborazione con le aziende in ambito digitale –ha spiegato Francesca Ferilli, Amministratore Delegato di BOS, società organizzatrice di Cosmofarma – Con questo progetto partecipativo vogliamo proporre una visione in grado di esprimere alcune linee guida con l’obiettivo di ispirare pratiche sempre più virtuose per il bene della professione e delle persone“.
I lavori hanno coinvolto rappresentanti di Fenagifar, Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti, di Assoinfluencer, associazione di categoria degli Influencer e dei Content Creator, e di ONIM, Osservatorio Nazionale Influencer Marketing per abbracciare tre prospettive complementari: influencer e creator, farmacisti e farmacie, aziende e agenzie di comunicazione.
“Una larga parte della popolazione italiana utilizza internet per informarsi su sintomi, cure, stili di vita sani e persino per confrontare opinioni su farmaci o integratori – ha puntualizzato Vladimiro Grieco, Presidente di Fenagifar – È il momento di essere protagonisti in questo passaggio epocale, in cui la divulgazione deve tornare ad essere etica e scientifica anche sui social. In questo ruolo si identifica perfettamente la figura del farmacista”. Da qui l’idea di una guida pensata per i professionisti under35. “Come presidente dell’Associazione dei Giovani Farmacisti – ha aggiunto – ho sposato con entusiasmo il progetto di una check-list etica e professionale per allineare i giovani farmacisti a un comportamento esemplare anche sui social, in accordo con l’etica delle nostre istituzioni“.
“Lo scopo ultimo è favorire la diffusione di buone pratiche che aiutino le persone a riconoscere e scegliere in maniera immediata e consapevole i contenuti attendibili su temi importanti e per questo rischiosi legati alla salute, al benessere e alla bellezza“,ha evidenziato Stefano Chiarazzo, Founder & Managing Director di Pubblico Delirio e coordinatore scientifico del progetto.
Stile riconoscibile, divulgativo, inclusivo, disponibilità al confronto, empatia. Informazione autorevole, concorrenza leale. Sono alcuni dei consigli suggeriti dagli esperti per essere efficaci sui social.
“È giusto sperimentare nuove forme comunicative “da influencer o creator”, senza sconvolgere però il proprio ruolo professionale – ha sottolineato Ginevra Giannantonio di Fenagifar – Per generare un incremento di consapevolezza e conoscenza interdisciplinare, inoltre, è bene unire le forze anche online con istituzioni, aziende e altri operatori del mondo sanitario”.
Particolare attenzione va posta nella collaborazione con le aziende, come ricordato da Matteo Pogliani di ONIM: “La comunicazione commerciale e pubblicitaria diffusa su internet deve essere riconoscibile, rispettando le disposizioni della Digital Chart dello IAP – Pogliani ha poi aggiunto – L’endorsement delle categorie permesse dal Ministero della Salute deve restare quello di un professionista indipendente, non di un testimonial del prodotto o servizio”.