È partito a inizio d’anno il processo di dematerializzazione delle ricette mediche per farmaci a carico del Ssn, la ricetta “rossa”, e a carico del cittadino, la ricetta “bianca”. Presumibilmente entro la fine del 2025 ogni prescrizione da parte del medico di famiglie e specialista, sarà esclusivamente digitale. In attesa che Mef (Ministero dell’economia e delle finanze), Sogei, Ministero della Salute e AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) diano indicazioni su come agire, Federfarma Nazionale conferma che in questa fase di transizione e fino a diversa comunicazione, le ricette cartacee resteranno operative, quindi le farmacie dovranno continuare a gestirle erogando i farmaci e spedendole.
Fare riferimento alle circolari
L’articolo 1 della Legge Finanziaria chiarisce come devono/dovranno comportarsi medici e farmacisti, specificatamente nel comma 317 che stabilisce che le prescrizioni mediche devono essere redatte in formato elettronico, cioè “tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, le prescrizioni a carico dei servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (SASN) e tutte le prescrizioni a carico dei cittadini (c.d. ricette bianche)” e nel comma 318 che definisce invece che le Regioni, “dovranno assicurare, per mezzo delle autorità competenti per territorio, l’attuazione del processo di dematerializzazione sopra indicato”. L’attuazione piena comporterà il divieto per i medici di utilizzare le ricette cartacee per qualsiasi tipo di prescrizione, sebbene sarà necessario che Ministeri competenti e le Amministrazioni regionali che gestiscono le ricette adottino disposizioni attuative, specifiche tecniche e circolari indicative per la corretta applicazione delle norme di legge, come sottolineano i sindacati. Federfarma Nazionale comunica che fino a diversa decisione espressa da parte delle amministrazioni competenti, le farmacie dovranno continuare ad erogare i farmaci anche in presenza di prescrizioni cartacee e, quindi, a spedire le ricette stesse, per assicurare la piena continuità del servizio farmaceutico.
L’iniziativa di Regione Lombardia
La Direzione Generale Welfare ha inviato una nota a medici e farmacisti con le disposizioni da adottare, per la tranquillità anche dei cittadini. La Regione ha precisato ai medici che possono continuare ad utilizzare tutte le ricette cartacee, esattamente come avvenuto fino a ora, quindi sia le ricette R.U.R. (rosse, cartacee) sia la ricetta “bianca, cartacea” prescrivendo sia i farmaci rimborsati dal SSN che non in attesa di nuove direttive, per non causare disagi e disguidi al cittadino. “I medici possono continuare a prescrivere in questa fase in modalità cartacea i medicinali e le prescrizioni ambulatoriali a carico del cittadino (non SSN) per cui non è ancora stata attivata la prescrizione dematerializzata e le farmacie e gli erogatori privati possano continuare ad erogare i medicinali e le prestazioni a carico del cittadino (non SSN) anche in presenza di prescrizioni cartacee per assicurare la piena continuità del servizio”, si legge nella nota invitata da Regione Lombardia, agli operatori sanitari.