Naso che cola, febbre, mal di gola, afonia ecc., con l’arrivo della stagione invernale tornano a circolare le patologie tipiche di questo periodo dell’anno, come l’influenza e le affezioni delle vie respiratorie. Disturbi non gravi, che però destano grande fastidio e preoccupazione perché influiscono sulla vita quotidiana, causando perdita di giornate lavorative e scolastiche.
In molte di queste occasioni, il farmacista rappresenta il primo sanitario a cui il paziente fa riferimento e le malattie dell’apparato respiratorio sono tra quelle per cui è più frequente il ricorso all’omeopatia, anche a causa della loro notevole incidenza nella popolazione generale.
Febbre
Uno dei primi sintomi dell’influenza stagionale è la febbre, che rappresenta una risposta attiva dell’organismo, un prezioso meccanismo di difesa nei confronti dell’aggressione batterica o virale. In questo caso l’omeopatia, centrata sulla persona e sulle sue caratteristiche peculiari, costituisce un valido supporto. Infatti, esistono numerosi medicinali omeopatici che possono essere consigliati in caso di febbre. Aconitum napellus 9CH è adatto in caso di febbre molto elevata, a rapida insorgenza, che si aggrava sempre verso la mezzanotte, con cute calda, arrosata e secca. Il paziente non suda, ha una sete viva ed è estremamente agitato e ansioso. Nei soggetti che presentano febbre elevata a esordio rapido, associata a iperestesia a rumori e luci, con viso arrossato e congestionato, palmi delle mani bollenti, occhi lucidi, dolori pulsanti, mucose secche e sudorazione abbondante, si consiglia il ricorso a Belladonna 9CH. Se poi si tratta di febbre a insorgenza progressiva e andamento costante, con secchezza di tutte le mucose, sete intensa e ricerca di immobilità assoluta, il consiglio può essere Bryonia 9CH. Infine, Apis mellifica 15CH può essere impiegata nelle febbri elevate con diffusi arrossamenti del viso, assenza di sete, cute calda alternativamente secca o sudata.
Faringite
Un sintomo frequente nelle malattie da raffreddamento è il mal di gola, una patologia infiammatoria a decorso acuto o cronico che colpisce il tratto faringeo: nella maggior parte dei casi, la causa è di origine virale e non batterica, per cui spesso appare ingiustificato sottoporsi a terapia antibiotica per curare questo disturbo. I medicinali omeopatici sono specifici a seconda del tipo di mal di gola, ma anche a seconda della modalità con cui si presenta. In caso di gola con caratteristici sintomi di infiammazione, ovvero rossore, dolore, bruciore e sete intensa, si segnala Belladonna 9CH. Apis mellifica 15CH è, invece, la soluzione adatta se si tratta di gola con edema rosato, dolore trafittivo bruciante alleviato dal freddo e assenza di sete. Se il paziente presenta faringe e tonsille arrossate, dolore che si irradia alla deglutizione, lingua gonfia e patinata, con alito cattivo, il consiglio ricade su Mercurius solubilis 9CH. Infine, se il mal di gola si presenta con faringe di colore rosso scuro, placche biancastre e bisogno continuo di deglutire, il medicinale omeopatico più adatto è Phytolacca decandra 9CH.
Raffreddore
Il raffreddore è causato principalmente dai rhinovirus, ovvero agenti patogeni che provocano starnuti, congestione nasale, gola arrossata, mal di testa e rinorrea. I medicinali omeopatici permettono di alleviare rapidamente i sintomi e ridurre le complicanze. Nella fase d’esordio del raffreddore si consiglia Sticta polmonaria 9CH, nei soggetti che presentano sensazione di pesantezza e ostruzione alla radice del naso, associata a secchezza di gola e trachea. Se, invece, il raffreddore è provocato dal freddo, con starnuti spasmodici al risveglio, prurito delle narici, corizza fluente negli ambienti caldi, il medicinale omeopatico più adatto è Nux vomica 9CH.
Nella fase conclamata, si possono distinguere tre differenti tipologie di sintomi, per i quali consigliare diversi medicinali omeopatici:
- Allium cepa 5CH in caso di rinorrea acquosa, trasparente, bruciante, escoriante le narici e il labbro superiore, secrezione acquosa oculare non irritante, riniti allergiche;
- Kalium muriaticum 9CH se il raffreddore si presenta con rinorrea mucosa biancastra con ingombro tubarico, ipoacusia e sensazione di scricchiolii alla deglutizione;
- Kalium bichromicum 9CH se si riscontrano secrezioni nasali vischiose giallo-verdastre, formanti croste aderenti, con la presenza talvolta di sanguinamenti.
Per la fase di risoluzione, che si presenta con naso secco e ostruito la notte, rinorrea gialla non irritante durante la giornata, possibile anosmia, che peggiora in una stanza calda e migliora all’aperto, il medicinale più adatto è Pulsatilla 9CH.
Afonia e raucedine
L’afonia è la perdita totale della voce dovuta a un’infiammazione della mucosa laringea. Può essere causata da un uso improprio ed eccessivo della voce, come accade a cantanti, attori, insegnanti, oratori e in genere a tutte quelle persone che svolgono mestieri che comportano sforzi prolungati della voce. La raucedine, invece, è un’alterazione del timbro e del tono della voce che può arrivare fino all’afonia. Di solito, è associata alle affezioni del cavo orale dovute a stati di raffreddamento. Arnica montana 9CH è ideale in caso di raucedine o afonia da sforzo, tipica degli oratori. Se la raucedine si presenta, invece, quando si comincia a parlare, migliorando in seguito, l’alleato può essere Rhus toxicodendron 9CH. Infine, con pazienti che presentano raucedine o afonia con voce bitonale che si spezza quando si cerca di parlare con un tono troppo alto, labbra secche e sanguinanti, possiamo consigliare Arum triphyllum 9CH.