Il rapporto dell’Agenzia italiana del Farmaco – AIFA su “L’uso degli antibiotici in Italia” presentato lo scorso marzo presso la sede dell’Agenzia e relativo all’anno 2023, mostra segnali di preoccupazione. Nonostante le numerose campagne promosse sull’uso consapevole di antibiotici, il loro consumo si è confermato in aumento, e così l’antibiotico-resistenza, che rappresenta una pandemia silente responsabile di oltre 12mila decessi annui e danni economici stimati in 2,4 miliardi di euro.

Alcune evidenze del rapporto

È aumentato nell’anno l’uso di antibiotici per uso sistemico. Considerati quelli erogati sia a livello pubblico che privato, il loro consumo si è attestato a 22,4 dosi medie giornaliere ogni 1.000 abitanti, con un +5,4% rispetto al 2022 e incrementi che hanno toccato il +6,3% prendendo in esame solamente il consumo territoriale.

Antibiotici calo

Il medesimo andamento è stato registrato anche per gli antibiotici non sistemici, ossia quelli di uso locale, che hanno registrato un consumo di 28 dosi die per 1.000 abitanti, con un +4,3% sull’anno precedente.

Aumentano le prescrizioni di antibiotici ad ampio spettro

Nell’anno in analisi, oltre 4 bambini su 10 hanno ricevuto una prescrizione di antibiotico (40,9%); tra i senior, il livello di è attestato al 48,8%. Al di là dell’elevato livello prescrittivo, a destare maggiore preoccupazione è la perdurante e diffusa prescrizione di antibiotici ad ampio spettro, principali responsabili di fenomeni di resistenza, più marcato nelle regioni del Meridione, elemento questo che concorre al pessimo posizionamento del nostro Paese in Europa.

Salgono pure le resistenze

Sono tornate ad aumentare anche le resistenze antimicrobiche dopo le riduzioni sperimentate nel biennio pandemico che avevano lasciato ben sperare.

In particolare, si segnalano i valori in rialzo di Escherichia Coli e Klebsiella pneumonie, entrambe responsabili di resistenze alle cefalosporine di terza generazione passate rispettivamente dal 23,8% del 2021 al 26,7% del 2023 e dal 52,7% del 2018 al 55,2% del 2023.

Ad alimentare l’incremento dei fenomeni di resistenza agli antibiotici, in particolare in ambito nosocomiale, anche un uso non sempre appropriato di medicinali anti-acidi, come gli inibitori di pompa protonica, usati in particolare per il reflusso gastroesofageo.

Ancora significative disparità regionali

Il rapporto evidenzia una significativa disomogeneità regionale nel ricorso agli antibiotici: più virtuose le regioni del Nord, che si sono attestate a 12,4 dosi die per mille abitanti, seguite da quelle del Centro, con 16,4 dosi. Fanalino di coda il Sud, con 18,9 dosi die per 1.000 abitanti, elemento questo che mette in luce un problema di inappropriatezza prescrittiva a scopo cautelativo, un fenomeno quest’ultimo che interessa le regioni del Meridione in cui i tempi di accesso all’assistenza e alle prestazioni diagnostiche volte a scongiurare eventuali rischi di complicanze sono più prolungati.

Sabato 11 febbraio 2017 si svolgerà in tutta Italia la XVII edizione della GRF

Ancora, viene rilevata un’asimmetria anche stagionale nel consumo di antibiotici: i mesi invernali registrano il consumo maggiore, mettendo in risalto ancora una volta, un loro utilizzo improprio per combattere sindromi influenzali e parainfluenzali.

L’app Firstline per aumentare consapevolezza

La conferenza stampa di presentazione del rapporto, in cui è stata ricordata l’importanza della vaccinazione come strumento per ridurre l’uso di antibiotici e le correlate resistenze, è stata anche l’occasione per presentare la nuova app di AIFA ‘a semaforo’, sviluppata dall’Agenzia per fornire informazioni sul trattamento delle 10 infezioni più comuni nei bambini e negli adulti. Lo strumento è di facile consultazione e si rivolge innanzitutto ai medici, ma è a disposizione anche dei cittadini che purtroppo ricorrono spesso ad un uso ‘fai-da-te’.

3 colori per 3 categorie di antibiotici

Gli antibiotici vengono suddivisi nell’app in 3 gruppi, sulla base della classificazione AWaRe dell’OMS: Access, Watch, Reserve.

Il verde contraddistingue la categoria Access che include antibiotici a spettro ristretto, a basso rischio di favorire resistenze. In questo gruppo figurano gli antibiotici da usare per combattere la maggioranza delle infezioni più frequenti, come quelle delle vie aeree superiori.

Semaforo arancione per la categoria Watch che include una classe di antibiotici con uno spettro di azione più ampio, raccomandati solo per specifiche condizioni cliniche.

Il colore rosso invece per i Reserve, antibiotici da usare solo in caso di infezioni multiresistenti∫

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