Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) ha guadagnato un crescente interesse nel campo della salute, promettendo di trasformare la pratica clinica e la ricerca. In particolare, il Libro Bianco, redatto dalla Fondazione Onda ETS con il supporto di Farmindustria, delinea il potenziale e le criticità dell’IA nella medicina di genere.

L’edizione del 2023 evidenzia l‘importanza di un approccio che integri la tecnologia con le competenze umane per migliorare la salute delle donne, un aspetto cruciale in un contesto in cui la natalità in Italia ha raggiunto un record storico di diminuzione.

Scenario della salute della donna

Il 2023 segna un anno significativo per la salute delle donne in Italia, con dati allarmanti sulla natalità e sull’indice di fertilità che scende a 1,20 figli per donna.

La speranza di vita si attesta a 85,2 anni per le donne, evidenziando disparità di genere nella salute e nei comportamenti: una donna su quattro è in sovrappeso e una su dieci è obesa. Questi dati richiedono un’attenzione particolare alle politiche sanitarie di genere e alla personalizzazione dell’assistenza.

Potenzialità dell’IA nella salute di genere

L’IA ha il potenziale di elaborare e analizzare enormi quantità di dati, offrendo vantaggi significativi per la personalizzazione delle cure e una medicina sempre più specifica per il genere.

Grazie all’analisi dei dati, è possibile identificare rapidamente diagnosi e ottimizzare trattamenti, tenendo conto delle variabili di genere.

Tuttavia, i benefici dell’IA non sono esenti da sfide e rischi, includendo la protezione della privacy, il divario digitale di genere e l’importanza dell’intelligenza emotiva nel rapporto medico-paziente.

Umanizzazione dei processi e formazione

È fondamentale integrare l’IA con un approccio umanizzato che valorizzi la relazione tra medici e pazienti.

La formazione degli operatori sanitari deve essere aggiornata costantemente per adattarsi a nuove tecnologie e per preservare le competenze cliniche al fine di evitare il “deskilling”, ovvero la perdita di abilità pratiche rispetto all’assistenza diretta.

Le direzioni future devono enfatizzare la collaborazione interdisciplinare e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori del sistema sanitario.

Criticità e rischi dell’IA

Nonostante i progressi, l’implementazione dell’IA presenta diverse criticità, come la vulnerabilità ai cyber attacchi e il rischio di amplificare disuguaglianze sociali ed economiche.

Inoltre, la mancanza di rappresentatività nei dataset utilizzati per addestrare gli algoritmi può portare a risultati distorti e discriminatori, sottolineando l’importanza di strategie di mitigazione per garantire un’equa inclusività nella digitalizzazione della salute.

Ripensare il modello assistenziale

Il futuro della salute di genere e dell’IA rappresenta una sfida cruciale nel contesto sanitario contemporaneo. Integrazione delle tecnologie innovative con un approccio umanistico diventa essenziale per garantire un sistema sanitario equo e personalizzato.

La Fondazione Onda ETS, con il suo Libro Bianco, sottolinea la necessità di ripensare il modello assistenziale tradizionale e di lavorare verso un’integrazione efficace e inclusiva delle tecnologie, sempre nel rispetto dell’individuo e della sua dignità. 

L’evoluzione della medicina di genere in un’ottica personalizzata potrà, sebbene con cautela e consapevolezza, aprire nuove strade per migliorare il benessere delle donne, invitando tutti gli attori coinvolti a riflettere e a realizzare un approccio più responsabile e umano nel campo della salute.