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Nuovi chiarimenti dal Ministero della Salute in merito alla ricetta bianca dematerializzata: ne dà notizie la Federazione Ordini Farmacisti Italiani (Fofi) attraverso una circolare diramata nei giorno scorsi.
In particolare, il Ministero ha fornito nuove indicazioni riguardo alla gestione in farmacia delle prescrizioni dematerializzate. Un primo punto riguarda i medicinali stupefacenti.
A tal proposito, il Ministero precisa che “il decreto del 30 dicembre 2020 si applica anche ai
medicinali industriali stupefacenti che possono essere prescritti con ricetta non
ripetibile RNR (prevista per la prescrizione dei medicinali stupefacenti di cui alla
Tabella dei Medicinali inclusi nella SEZIONE B, nella SEZIONE C e nella SEZIONE D) e
con ricetta ripetibile RR (prevista per la prescrizione dei medicinali inclusi nella
SEZIONE E della Tabella dei medicinali)”. Sono inoltre inclusi anche i “medicinali industriali impiegati nella terapia del dolore e prescrivibili con ricetta del SSN che possono essere prescritti con RNR”.
In particolare, un primo punto riguarda il fatto che l’applicazione delle previsioni valgono anche per i “medicinali industriali stupefacenti che possono essere prescritti con ricetta non ripetibile Rnr – Tabella dei medicinali inclusi nella sezione B, nella sezione C (per esempio Fenobarbital) e nella sezione D (per esempio Delorazepam iniettabile)”, così come per quelli “con ricetta ripetibile Rr (medicinali inclusi nella sezione E della Tabella dei medicinali, come per esempio Lorazepam orale), inclusi i medicinali industriali impiegati nella terapia del dolore e prescrivibili con ricetta del Ssn, che possono essere prescritti con Rnr (per esempio Fentanil Citrato)”. Va ricordato, aggiunge Fofi, che i “medicinali per la terapia del dolore, già inclusi nella sezione A, limitatamente alle forme farmaceutiche diverse da quelle parenterali, sono transitati nella sezione D”.
Sono invece escluse dalla dematerializzazione le ricette bianche relative ai medicinali inclusi nella SEZIONE A della Tabella dei medicinali. Per questi farmaci resta dunque obbligatorio l’uso del ricettario cartaceo del Ssn in duplice copia a ricalco.
Un’ulteriore precisazione riguarda poi la SEZIONE E della Tabella dei medicinali. Risulta infatti che “il sistema elettronico sia stato predisposto per limitare la ripetibilità delle ricette
relative a tali medicinali a tre volte nell’arco temporale di trenta giorni (periodo di
validità di tali specifiche ricette ripetibili) e per consentire, invece, la spedizione per
dieci volte nell’arco di sei mesi (periodo di validità di tutte le altre ricette ripetibili di
medicinali non stupefacenti)”, come si legge nella circolare.
Infine, per quanto riguarda le preparazioni galeniche, la circolare informa che “il Dicastero ha chiarito che la dematerializzazione delle ricette per la prescrizione di farmaci non a carico del Ssn non si applica ai medicinali preparati in farmacia e, quindi, privi di Aic”.