La delibera di Giunta regionale dell’Emilia-Romagna dello scorso 11 giugno ha assegnato alle Asl quasi tre milioni di euro per dare avvio, all’interno della farmacia dei servizi, all’erogazione di prestazioni in convenzione.

Un importante punto di partenza: la Delibera dell’11 giugno

Si tratta di una delibera attesa che consentirà alle Asl, di concerto con le farmacie, di entrare in una fase operativa.

Si tratta di «una delle ultime delibere dell’attuale Giunta, visto che a breve avremo nuove elezioni», ha sottolineato il Presidente di Federfarma Emilia-Romagna, Achille Gallina Toschi, che ha poi sostenuto: «Con gli uffici della Regione dovremo stabilire le modalità per la telemedicina, le tariffe e l’organizzazione. C’è tutta una parte da realizzare, ma intanto c’è la Delibera, con i fondi erogati, da cui partire».

Le priorità

Nella scala di priorità, al primo posto compare senza dubbio la telemedicina. Difatti, l’obiettivo è quello di partire entro il prossimo autunno con l’elettrocardiogramma e, successivamente, con l’implementazione degli holter cardiaco e pressorio.

Prestazioni in telemedicina vengono erogate già da anni nelle farmacie della regione; tuttavia, la possibilità di poter fruire di questi servizi in convenzione «darà uno slancio ulteriore e consentirà alla farmacia di diventare a tutti gli effetti un’interfaccia del sistema pubblico» ha enfatizzato Gallina Toschi.

Gli outcome attesi: riduzione delle liste di attesa e degli spostamenti

La risposta delle farmacie territoriali a questa delibera di Giunta regionale potrebbe essere decisiva: da una parte potrebbe contribuire a ridurre le liste di attesa e dall’altra, in particolar modo nelle aree rurali – portando la sanità sotto casa dei pazienti – potrebbe favorire una riduzione degli spostamenti non più necessari per ottenere determinate prestazioni.