Le patologie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di mortalità e morbilità a livello globale. La progressiva e sempre più affinata conoscenza dei fattori di rischio – comportamentali e cardio-metabolici – ha consentito nel tempo di mettere in atto strategie efficaci di prevenzione, diagnosi e cura, riducendo così la mortalità under50.

Molti altri sono tuttavia i fattori che contribuiscono a mettere a rischio la salute del cuore; nel tempo l’inquinamento dell’aria si è progressivamente affermato come uno dei fattori di rischio significativi in tal senso, anche se sinora è stato ampiamente sottovalutato tanto da non esser preso in adeguata considerazione da linee guida internazionali e programmi finalizzati a ridurre l’incidenza delle patologie cardiovascolari.

L’indagine del Global Burden of Diseases

L’indagine condotta dal Global Burden of Diseases ha stimato a livello globale circa 9 milioni di morti attribuibili all’inquinamento dell’aria, di cui oltre la metà (60%) riconducibili a cause di morte cardiovascolare: 32% per cardiopatia ischemica e 28% ictus.

Per quanto l’Italia non figuri nella ‘black list’ dei paesi che presentano il maggior numero di eventi cardiovascolari connessi all’inquinamento dell’aria, la tematica necessita comunque adeguata attenzione anche in considerazione di un inquinamento crescente in particolare in alcune aree della Penisola e al cambiamento climatico che può portare ad un accresciuto accumulo di inquinanti nell’ambiente.

Il documento dell’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari

L’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, patto volontario sottoscritto tra Ministero della Salute, Società scientifiche, Associazioni dei pazienti e altri Enti operanti nel settore per la prevenzione e il contrasto delle patologie cardio e cerebrovascolari, ha elaborato un documento dal titolo: “Inquinamento dell’aria e malattie cardiovascolari” che intende analizzare i principali aspetti di questa relazione alla luce delle più recenti scoperte legate ai meccanismi che mettono in relazione l’inquinamento dell’aria al danno vascolare, suggerendo al contempo le strategie più efficaci per ridurre questi rischi nonché informazioni finalizzate ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza del problema di cittadini, operatori sanitari e policy makers.

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