L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente fornito indicazioni al Governo italiano riguardo alla necessità di riformare il settore delle farmacie e parafarmacie, in particolare per quanto concerne l’accesso al Centro Unico di Prenotazione (C.U.P.) per visite ed esami.
Questa proposta, che invita a consentire anche alle parafarmacie di offrire tali servizi, rappresenta un passo significativo verso la liberalizzazione del mercato farmaceutico e la promozione della concorrenza, a beneficio dei cittadini e del sistema sanitario nazionale.
Le raccomandazioni dell’AGCM
L’AGCM ha reiterato la propria posizione, già espressa in diverse occasioni dal 2014, sottolineando l’importanza di permettere alle parafarmacie di partecipare attivamente al sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie.
Nonostante alcune regioni abbiano accolto queste indicazioni, molte altre si sono opposte a causa di pressioni corporative esercitate dai titolari di farmacia. Questo fenomeno è preoccupante, poiché ostacola l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari e contrasta con gli obiettivi di efficienza e razionalizzazione delle risorse pubbliche.
Ostacoli normativi e corporativi
Le giustificazioni addotte da alcune regioni, che invocano la tutela della privacy per limitare l’accesso delle parafarmacie ai servizi di prenotazione, sono infondate.
Le parafarmacie, infatti, sono soggette alle stesse normative e obblighi professionali delle farmacie tradizionali, inclusa la gestione dei dati sensibili dei pazienti. La discriminazione tra farmacie e parafarmacie non trova giustificazione nel panorama normativo attuale e alimenta un sistema che favorisce interessi economici privati a discapito della collettività.
Impatti sui cittadini e sul sistema sanitario
Il ritardo nell’ampliamento del servizio C.U.P. alle parafarmacie ha conseguenze dirette sui cittadini, che si trovano a dover affrontare lunghe attese e un accesso limitato ai servizi sanitari. L’aumento dei punti di accesso per la prenotazione di visite ed esami non solo migliorerebbe l’esperienza del paziente, ma contribuirebbe anche a un uso più efficiente delle risorse sanitarie, alleviando il carico sui bilanci regionali.
Vantaggi della liberalizzazione
Consentire alle parafarmacie di offrire servizi di prenotazione rappresenterebbe un’opportunità per migliorare l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari. Maggiore concorrenza nel settore potrebbe portare a:
- Aumento del numero di punti di accesso: Le parafarmacie, diffuse capillarmente sul territorio, potrebbero ridurre le distanze e i tempi di attesa per la prenotazione.
- Efficienza dei costi: Una maggiore concorrenza potrebbe contribuire a una riduzione dei costi associati alla gestione delle prenotazioni, sia per i cittadini che per le istituzioni sanitarie.
- Miglioramento della qualità del servizio: L’apertura del mercato potrebbe incentivare le farmacie e parafarmacie a migliorare i propri servizi, offrendo soluzioni più innovative e user-friendly.
In conclusione
LE raccomandazioni dell’AGCM rappresentano un passo fondamentale verso una riforma del sistema sanitario italiano che favorisca la concorrenza e l’efficienza.
È essenziale che il Governo ascolti tali indicazioni e proceda senza indugi verso l’inclusione delle parafarmacie nel sistema di prenotazione C.U.P. In tal modo, si promuoverebbe non solo il benessere dei cittadini, ma anche la sostenibilità del sistema sanitario nazionale nel suo complesso.
La salute pubblica e il diritto dei cittadini all’accesso ai servizi devono rimanere al centro delle politiche sanitarie, superando gli interessi corporativi e promuovendo una vera liberalizzazione del settore.