Pubblicato dall’Agenzia italiana del Farmaco – AIFA, nei giorni scorsi il rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia. 2022”, a cura dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed). 

Il rapporto

L’analisi AIFA include focus sulla prescrizione nella popolazione pediatrica e negli anziani e sulle prescrizioni di fluorochinoloni in sottogruppi specifici di popolazione.

Il Rapporto prende, inoltre, in esame l’acquisto privato di antibiotici di fascia A, il consumo di antibiotici non sistemici, indicatori di appropriatezza prescrittiva nell’ambito della Medicina Generale e uso degli antibiotici in ambito veterinario.

Per quanto riguarda l’ambito ospedaliero, l’analisi presenta i risultati dell’analisi dell’indicatore ESAC, relativo alla proporzione del consumo di antibiotici ad ampio spettro e/o di ultima linea sul totale del consumo ospedaliero, e del Drug Resistance Index, un indicatore di sintesi che combina in un’unica misura il consumo di antibiotici e la resistenza ai farmaci, offrendo un utile strumento per quantificare il problema dell’antibiotico-resistenza in uno specifico contesto assistenziale. 

La nuova edizione del rapporto include anche una sezione relativa alla formazione dedicata ai professionisti sanitari nell’ambito dell’educazione continua sull’antibiotico resistenza e infezioni correlate all’assistenza. Il rapporto contiene altresì i risultati di una survey delle esperienze regionali di monitoraggio dell’uso di antibiotici in linea con quanto previsto dal PNCAR 2022-2025 – Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza.

I risultati principali

In controtendenza con quanto avvenuto nel biennio 2020-2021 in cui era stata registrata una riduzione significativa dell’uso di antibiotici erogati in regime di assistenza convenzionata, il 2022 e il primo semestre 2023 mostrano un importante incremento nel consumo di antibiotici. Nel 2022, il consumo è stato superiore a quello dell’anno precedente di ben un quarto (25%).

Più in particolare, nel 2022, oltre 3 cittadini su 10 hanno ricevuto una prescrizione antibiotica, una prevalenza questa che aumenta all’aumentare dell’età toccando il 60% degli italiani tra gli ultra-ottantacinquenni.

Quasi il 90% del consumo di antibiotici a carico del SSN viene erogato in regime di assistenza convenzionata. 

Consumi maggiori e target

Il consumo maggiore è imputabile alle fasce più estreme della popolazione per gli uomini mentre per le donne a prevalere sono quelle comprese dai 20 ai 69 anni di età.

Tra la popolazione pediatrica il maggior consumo si riscontra nel target 2-5 anni, periodo in cui il 50% dei bambini riceve almeno una prescrizione antibiotica. Il 76% delle dosi utilizzate è stato erogato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Consumo nazionale e aree geografiche

A livello nazionale il consumo complessivo si è attestato a 21,2 dosi-die per mille abitanti. Tuttavia, dietro questo dato si nascondono profonde differenze territoriali già osservate in precedenza, con livelli di consumo al Sud di gran lunga superiori a quelli riscontrati al Nord (24,4 vs 18,7 DDD/1.000 abitanti die). Altresì al Sud ci si scontra con una spesa doppia rispetto a quella del Nord determinata da un consumo di antibiotici maggiore congiuntamente al ricorso a farmaci più costosi.

Analogamente ai consumi, la prevalenza d’uso del Sud (43,3%) è nettamente superiore a quella del Nord (28,9%).

Le tipologie di antibiotici più utilizzate

Le classi di antibiotici più utilizzate a livello nazionale si confermano le associazioni di penicilline, compresi gli inibitori delle beta-lattamasi che hanno rappresentato il 36% dei consumi totali.

Ad aumentare i consumi di antibiotici ad ampio spettro, elemento questo di preoccupazione dal momento che gli stessi impattano in modo maggiore sulle resistenze antibiotiche.

La quota di antibiotici Access considerati di prima scelta (46% dei consumi a carico del SSN) è rimasta al di sotto del target (60%) raccomandato dall’OMS.

Per quel che riguarda l’ambito ospedaliero infine, è stato riscontrato anche lì un aumento nel consumo di antibiotici ad ampio spettro sul totale del consumo ospedaliero.