Milano, hub della longevità. Dal 21 al 29 marzo, il capoluogo lombardo in occasione del Milan Longevity Summit, si (tras)forma in un laboratorio scientifico ed esperienziale che guida alla conoscenza degli ultimi traguardi della ricerca nazionale e internazionale in tema di invecchiamento, sano e centenario.

Innovazione, tecnologia, strategie e sinergie per rallentare le lancette biologiche con “esercizi di stile” – come cita il sottotitolo della manifestazione – preventivi e protettivi, gli orizzonti della medicina della longevità, della medicina rigenerativa e della riprogrammazione delle cellule. Queste ultime vocate potenzialmente, un prossimo futuro a nova primavera, a un ritorno allo stato embrionale. Le sfide del welfare e dei sistemi economici e sociali di fronte all’assetto demografici del Paese. Laboratori-scuola della longevità, novità della seconda edizione di questo evento di portata internazionale, aperti al pubblico in tutte le giornate del Summit. Sono alcuni degli ingredienti del secondo appuntamento, aperto alla città.

Quantità e qualità della vita

Buoni geni, comportamenti virtuosi, ambiente sano, secondo il concetto di One Health. La longevità, insegna la ricerca, è determinata solo in parte dalla genetica: il DNA incide sugli anni che regaliamo alla vita per circa il 20%, il ruolo chiave – il più importante – è svolto da fattori epigenetici, dalla sinergica interazione fra ambiente e stile di vita, che regolano l’attivazione o la disattivazione dei geni, influenzando e accelerando l’invecchiamento e la predisposizione alle malattie. O all’opposto la salute.

salute anziani

In questo contesto, la responsabilità e la consapevolezza individuale è dominante: alimentazione, attività fisica, qualità del sonno e gestione dello stress possono rallentare il declino cellulare e l’invecchiamento e promuovere la rigenerazione, così come aiutare a prevenire l’infiammazione cronica, aspetto cruciale nell’invecchiamento. L’inflammaging, inflammationaging, come dimostra la ricerca, è inoltre un trigger per lo sviluppo di numerose patologie. Prevenirlo è un contributo all’invecchiamento sano, alla longevità.

Tra genetica escienza dell’invecchiamento

L’Italia si distingue per un importante numero di scienziati che in maniera indipendente stanno lavorando, ciascuno, su un gene diverso correlato alla longevità. Fra questi. Paolo Garagnani, dell’Università di Bologna, che ha condotto importanti ricerche sulla genetica centenaria, Marco Sandri, dell’Università di Padova e Fabio Sallustio, dell’Università di Bari che ha incentrato le proprie ricerche sul gene kloto, che parteciperanno in diversi panel al Summit, Annibale Puca, Research Group Leader presso l’IRCCS Multimedica di Milano e Preside della Facoltà di Medicina all’Università di Salerno, anch’egli impegnato in studi sulla proteina LAV-BPIFB4, ribattezzata “proteina della longevità”.

“I nostri studi più recenti – spiega il professore – hanno dimostrato come questa proteina sia efficace nel prevenire l’aterosclerosi, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative, le complicanze del diabete e nella protezione dall’infarto. Tutte queste evidenze suggeriscono che il gene della longevità sia una sorta di strumento attraverso cui la natura rende l’organismo più capaci di adattarsi a nuove situazioni, aumentando la resilienza verso le malattie e il decadimento. Dal punto di vista pratico, se tali evidenze verranno confermate dai trial clinici, si apre la promettente prospettiva di una terapia a base della proteina LAV-BPIFB4 per poter ringiovanire il sistema cardiovascolare, potenziare il sistema immunitario e salvaguardare il cuore”.

L’edizione del 2025

Spingerà ulteriormente il dibattito sulla longevità e l’innovazione in continuità con i contenti del primo Milan Longevity Summit. Quest’anno l’evento rende inoltre omaggio all’eredità di Viviana Kasam, scomparsa lo scorso ottobre, una visionaria sostenitrice della scienza e della neuroricerca, il cui impatto continua a ispirare. Con interventi di premi Nobel e di esperti di spicco, il Summit si allinea al Decennio per l’invecchiamento sano delle Nazioni Unite, trasformando Milano in un polo di salute e benessere in tutta la città. Tra i luoghi chiave della manifestazione: l’Università Statale, la Fondazione Triennale, il Teatro Franco Parenti.

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