La spesa farmaceutica complessiva a carico dello Stato ha sforato nel 2023 i 22 miliardi di euro; la spesa per acquisti diretti è risultata inarrestabile, con uno sfondamento del tetto previsto di 3,36 miliardi di euro.
La spesa convenzionata ha generato, al contrario, 832 milioni di euro di disavanzo. Sono questi i primi dati provvisori sulla spesa farmaceutica del 2023 pubblicati dall’Agenzia italiana del farmaco – AIFA.
Spesa complessiva e spesa per acquisti diretti
La spesa farmaceutica complessiva nel nostro Paese risulta in continua crescita: nel 2023, il valore complessivo della spesa in medicinali ha sfiorato i 22 miliardi di euro attestandosi a 21,823 miliardi, con un incremento di circa 1,5 miliardi rispetto ai 20,496 miliardi dell’anno precedente.
L’aumento della spesa farmaceutica è imputabile principalmente all’aumento degli acquisti diretti e dei farmaci ospedalieri.
Difatti, nell’anno in oggetto, il Sistema Sanitario Nazionale ha speso 13,739 miliardi di euro per farmaci ospedalieri, con quasi 1,3 miliardi in più rispetto ai 12,479 del 2022.
Una cifra quest’ultima che ha rappresentato il 10,8% del Fondo Sanitario Nazionale, responsabile di uno sforamento di oltre 3,3 miliardi rispetto ai tetti di spesa prestabiliti. In assenza di interventi normativi differenti, parte del ripiano sarà a carico delle aziende attraverso il meccanismo del payback.
La spesa convenzionata
Per quanto riguarda la spesa farmaceutica convenzionata a carico del SSN, la stessa è stata di 7,7 miliardi di euro, segnando un aumento di 25,5 milioni rispetto al 2022. Rispetto al tetto del 7%, si è attestata al 6,35% generando un avanzo di 832,9 milioni di euro rispetto al budget programmato.
La spesa a carico dei cittadini per i ticket o per la differenza rispetto al prezzo di riferimento del medicinale scelto è stata di 1,481 miliardi di euro, con una riduzione dell’1,3% rispetto al 2022; al contrario i consumi, espressi in numero di ricette – 567,3 milioni – sono leggermente aumentati (+0,6%).
Le dosi giornaliere dispensate sono diminuite dell’1,3%, pari a 323,4 milioni di dosi giornaliere.
Consumo di medicinali e differenze regionali
Il documento AIFA mostra altresì un consumo pro-capite mensile di medicinali a livello nazionale pari a 34,3 dosi.
A livello locale, si evidenziano marcate differenze tra le regioni passando da 26,2 dosi della Provincia Autonoma di Bolzano a 39,6 dosi della Calabria, regione quest’ultima che registra anche la più alta compartecipazione dei cittadini alla spesa per farmaci – in media pari a 2,2 euro a fronte di 1 euro di Bolzano e Valle d’Aosta.