Il settore farmaceutico italiano sta affrontando sfide significative, tra cui la carenza di farmacisti e la necessità di adattarsi a modelli europei più avanzati. Luca Pieri, Presidente di Assofarm, delinea alcuni buoni propositi per il lavoro dell’Associazione nel corso dell’anno. Sebbene alcune proposte siano ben accolte, altre suscitano preoccupazioni e dibattiti accesi tra i professionisti del settore.
I propositi di Assofarm
Pieri suggerisce, tra le altre cose, un cambiamento nel modello di remunerazione per i farmacisti, proponendo un sistema misto di quote fisse e variabili.
Questa proposta mira a valorizzare non solo la dispensazione dei medicinali, ma anche l’atto professionale in sé. Tale approccio potrebbe allineare il sistema italiano a quelli più avanzati presenti in Europa, rappresentando un passo in avanti verso una maggiore professionalizzazione del ruolo del farmacista.
Tuttavia, l’idea di introdurre un percorso di laurea triennale per formare assistenti farmacisti ha sollevato forti critiche. Molti professionisti, tra cui Vincenzo Devito, Presidente del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, hanno espresso preoccupazioni riguardo a questa proposta, considerandola divisiva e pericolosa. Devito sottolinea che la resistenza di molti nel settore non è da sottovalutare e suggerisce che la proposta di Pieri dovrebbe essere rivista alla luce delle opinioni espresse da una parte significativa della categoria.
Le proposte alternative per affrontare la carenza di farmacisti
Devito evidenzia che l’argomento della carenza di farmacisti è complesso e richiede soluzioni pratiche. A suo avviso, l’innalzamento delle retribuzioni e il miglioramento dei percorsi di carriera rappresentano strade più efficaci per attrarre nuovi professionisti nel settore.
Queste proposte non solo risponderebbero alle esigenze di mercato, ma contribuirebbero anche a garantire una qualità della vita più soddisfacente per i farmacisti, rispettando le loro esigenze familiari e professionali.
In conclusione
Il dibattito in corso tra Assofarm e i rappresentanti dei farmacisti indipendenti evidenzia la necessità di trovare un terreno comune per affrontare le sfide del settore.
Mentre il cambiamento nel modello di remunerazione può rappresentare un passo positivo, è fondamentale considerare le preoccupazioni sollevate riguardo alla creazione della figura dell’assistente farmacista.
Soluzioni alternative, come l’innalzamento degli stipendi e il miglioramento delle prospettive lavorative, potrebbero rivelarsi più efficaci nel garantire la sostenibilità della professione farmacistica in Italia. È essenziale che le proposte siano frutto di un dialogo costruttivo che tenga conto delle diverse esigenze e visioni all’interno della categoria.