Ha preso il via con la presentazione a Palazzo Marino, la seconda edizione del Milan Longevity Summit che dal 21 al 29 marzo, trasformerà il capoluogo lombardo in capitale della cultura scientifica nazionale, europea e internazionale, chiamando a raccolta i massimi esperti in medicina della longevità. Milano è “vivo” esempio di lunga vita.

Milanesi longevi

Secondo una rilevazione del Sistema Statistico Integrato del Comune, in un breve arco temporale, tra il 2022 e 2024, Milano ha accresciuto la propria popolazione di +5.4%, con +35% di over 75enni, passati nello stesso biennio dal 10 al 13% sul totale della cittadinanza.

Milano ospita 751 ultracentenari, di cui 648 sono donne e 264 esattamente centenari con una netta prevalenza femminile: solo 38 sono uomini. Tuttavia, il decano della città è un uomo di 116 anni, mentre hanno 110 e 111 anni le donne più longeve, su un totale di quattro grandi anziane. Numeri che confermano Milano come una città in cui la longevità non è solo un traguardo, ma un fenomeno sempre più diffuso e rilevante. “Queste persone sono esperienza e memoria che fanno la società di domani – ha dichiarato il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, inaugurando l’evento davanti a un parterre nutrito di rappresentanze della città, popolazione comune, alcuni relatori del Summit –. Con la crescita del numero di persone over80 che si registra oggi nel nostro Paese e nella nostra Milano, è la città che deve adattarsi ai cittadini, non il contrario. Pertanto è sempre più importante interrogarsi su quali politiche e azioni occorra mettere in campo per rispondere ai bisogni e alle necessità di salute, welfare, lavoro e servizi manifestate dalla popolazione anziana”.

Milano sembra pronta al cambiamento, auspicando anche più occasioni di incontro e di scambio tra generazione per portare avanti la memoria storica della città. E in questo quadro di grandi vite per età, Milano ha assegnato, un riconoscimento alle “grandi vite” che hanno segnato la storia e l’evoluzione della città in Italia e nel mondo.

Le grandi vite

Ambiti professionali diversi: scienza, imprenditoria, economia, finanza, farmaceutica, moda, giustizia, musica, università e molto altro. Profili e personalità, indipendentemente dal settore di affermazione, accomunati da un unico fil rouge: avere vissuto prima e vivere oggi la longevità come capacità di rinnovarsi, portando avanti un sogno: il sogno, in ogni fase della vita.

Figure che hanno continuato a costruire nell’arco della loro esistenza per la società e a produrre eccellenza. Sempre sostenuti dalla capacità di non arrendersi mai. “Questi protagonisti – ha aggiunto Marilena Citelli Francese, Presidente di BrainCircle Italia che ha promosso il Summit – sono stati dei “visionari”, proiettati a guardare sempre al futuro, mettendo davanti a loro stessi, un progetto in ogni momento, ogni giorno, ogni anno della loro esistenza”. A ricevere il riconoscimento “Una Grande Vita” sono stati in ordine alfabetico: 

  • Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa San Paolo, Nel 1982 è stato uno degli artefici della nascita del Nuovo Banco Ambrosiano e da allora è rimasto ininterrottamente alla guida dell’istituto fino alla costituzione, nel gennaio 2007, di Intesa Sanpaolo, di cui è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza fino all’aprile 2016. È stato insignito delle onorificenze di Cavaliere del avoro, di Cavaliere di Gran Croce e, in Francia, di Officier de la Légion d’Honneur. “La longevità è n problema grave, dal punto di vista sanitario politico e sociale nel mondo, ha dichiarato, soprattutto nel mondo occidentale ed in Italia in particolare. Costituisce una delle priorità da affrontare, ma ritengo che il modo in cui oggi è (stato) approcciato sia incompleto in quanto non tiene conto di una ambivalenza. L’anziano, la longevità non sono solo un onere, possono esserlo, ma l’anziano è e va considerata anche una risorsa, sia nella sfera privata sia nella sfera pubblica. Ad esempio pensando al privato, la categoria dei nonni hanno una funzione economica importante ed offrono oltre che assistenza, esperienza alle giovani generazioni. Nel pubblico, gli anziani apportano consigli non più elargiti e motivati dall’interesse, ma dal proprio vissuto”.
  • Mario Boselli, Presidente dell’Italy China Council Foundation e Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana. Imprenditore in ambito tessile, della seta in particolare, dal 1999 al 2015 è stato Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, nella quale continua a ricoprire la carica di Presidente Onorario. Fra le varie onorificenze ricevute, quelle di Cavaliere del Lavoro, Commandeur de l’Ordre National de la Legion d’Honneur e Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana. “Fondamentali sono la famiglia e i suoi valori; in tutte questi anni fra up and down – ha precisato Boselli – mi hanno dato supporto e aiuto, mia moglie Luisa con cui sono sposata da 62 anni, mia figlia Elisabetta e i miei nipoti”.
  • Diana Bracco, Presidente e CEO Gruppo Bracco, un vanto per l’Italia, scelta dal padre per guidare l’impresa. Ha sempre promosso il ruolo delle donne cui ha raccomandato di non accettare mai il pregiudizio che le ritiene non adatte a lauree e professioni tecnico-scientifiche. È stata commissario Generale del Padiglione Italia nel 2015. “Fondamentale in una azienda è il passaggio generazionale, nella nostra siamo alla quarta generazione. Mai demordere – ha aggiunto – e fare sempre cose nuove e Anch’io sto portando avanti un progetto per Milano che vedrà la luce nel 2026″.
  • Eva Cantarella, storica, sociologa e giurista, si occupa della storia della società antica. Ha molteplici onorificenze tra cui quella di Cavaliere della Repubblica Italiana e ha regalato molte opere di grande rilevanza.
  • Raffaella Curiel, stilista, ha preso il testimone della sartoria milanese della madre Gigliola. È stata insignita di diversi riconoscimenti, fra cui Cavaliere di Gran Croce, Ambrogino d’oro, Medaglia d’oro della città di Milano e Medaglia d’oro della città di Roma. Nei suoi lavori riprende grandi personaggi della letteratura e dell’arte. Oggi continua l’attività con la figlia Gigliola. “In un’epoca di tecnologia e di intelligenza Artificiale – ha sottolineato la stilista – non dimentichiamo di portare avanti l’umanesimo e la cultura. In quest’ultima si trovano sempre grandi risorse, nell’umanesimo resta dentro l’anima, l’essenza delle cose!.
  • Franco Debenedetti, ingegnere, imprenditore e saggista. È stato membro dei consigli di amministrazione di alcune società, enti e fondazioni, tra cui CIR, Piaggio, Fondazione Rodolfo Debenedetti, Fondazione Italia-USA, Progetto Italia.
  • Amalia Ercoli Finzi, Professore Onorario del Politecnico di Milano e prima donna italiana laureata in ingegneria aeronautica, una delle personalità più importanti al mondo nelle scienze e tecnologie aereospaziali, consulente della NASA e molto altro. “Invecchiare è importantissimo – ha precisato – poiché quest’epoca si lega il compito di consapevolizzare i giovani che la vita è dura, in particolare per le donne spesso da relegate nell’opinione comune a posizioni stereotipate. Esse invece devono essere libere di intraprendere la loro strada, dalla casalinga, all’ingegneria, alla magistratura. Hanno le capacità, l’impegno per ambire a ruoli e aspirazioni pari a quelle dell’uomo”.
  • Giacomo Manzoni, compositore e critico musicale, ha insegnato composizione al Conservatorio di Milano e di Bologna e alla Scuola musicale di Fiesole, oltre a tenere corsi e seminari all’estero. Dal 1994 è membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. “Noi compositori contemporanei, siamo una setta, un gruppo sparuto che vive come topi di laboratorio, Oltre ai tanti concerti, sarebbe utile che la città promuovesse anche la musica dei nostri giorni. La musica moderna deve essere più presente, mentre ci si ferma spesso alla conoscenza delle tradizionali epoche della storia della musica”.
  • Dan Peterson, coach di pallacanestro eletto alla FIBA Hall of Fame. “Sono onorato di esser parte di questo grappo, grazie per questo riconoscimento” ha dichiarato.
  • Livia Pomodoro, Presidente dello Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro di Milano, dalla morte della sorella gemella cui era molto legata, e titolare Cattedra Unesco, è stata la prima donna Presidente del Tribunale (dei Minori) di Milano. “In quest’ultimo periodo sto facendo un viaggio-pellegrinaggio tra le abbazie di Europa, da cui ho appreso molto in termini culturali, di esperienza e di storie di vita. Pertanto dico di vivere anche la vita delle opere non solo del trastullo”.

    Il riconoscimento “Una Grande Vita” è dedicato a Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina e Presidente Onoraria di BrainCircle Italia dalla sua fondazione, che è vissuta 103 anni continuando fino alla fine a portare il suo contributo scientifico ed etico alla società.

La foto in copertina è una gentile concessione di Photo Credits Studio Controluce

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