La longevità è una conquista quotidiana. È un “esercizio costante” di best practice di stili di vita e comportamenti virtuosi adottati dai primi momenti di vita e fidelizzati fino al centenario. È chiaro il Take Home Message che campeggia nella copertina dell’opuscolo “Vivere sani più a lungo si può?”, omaggio del Milan Longevity Summit 2025 (21-29 marzo).
Il quesito è una “sfida” per la scienza a trovare strategie di lunga vita e per la persona ad acquisire e mantenere nel tempo gli “investimenti” sulla propria salute, con senso di responsabilità e lungimiranza.
Una longevità percorribile
Una sfida, sì, quella della longevità ma possibile, alla portata di tutti, senza falsi ottimismi. E gli ingredienti pro-longevità sono diversi, scritti nero su bianco: ricerca, comportamenti protettivi, preventivi e proattivi, messa al bando dei noti fattori di rischio voluttiari, innovazione, digitalizzazione e tecnologia, creazione di condizioni socio-economiche che consentano lo sviluppo di civiltà sane.
Solo l’impegno trasversale di Accademia, Istituzioni, politiche, cittadino e territorio e la loro sinergica interazione possono promuovere il raggiungimento di questo “longevo” obiettivo. Sono 12 gli indicatori pro-longevità identificati dall’opuscolo, di cui alcuni:
- Il (diritto) al buon cibo sano, in cui un ruolo chiave svolge il microbiota. Prendersi cura del microbiota, attraverso una dieta equilibrata ricca di fibre, proteine di qualità, antiossidanti e grassi sani, è un passo fondamentale per vivere meglio e più a lungo.
- Il movimento e l’esercizio fisico strutturato, sono interferenti positivi su DNA e sui meccanismi genetici necessari per tradurre in realtà l’informazione contenuta nell’elica, (in)generando benessere “olistico” per il corpo e la psiche, per gli organi ad esempio il cuore e il cervello, e per le cellule. Aumentare la dose di esercizio strutturato, di tipo aerobico, è utile perché permette di raggiungere obiettivi ambiziosi, per esempio perdere massa grassa. Tuttavia va potenziato in maniera commisurata alle caratteristiche della persona, delle capacità effettive e dello stato di allenamento. Aumentare troppo l’intensità, la fatica e il livello di forzo/esercizio fisico, potrebbe essere controproducente e esporre a rischi.
- Il sonno e la qualità del riposo sono un generale toccasana. Ad esempio per la pressione, durante il sonno non-REM si verifica una riduzione del rilascio di cortisolo che impatta sulla diminuzione dei livelli sia della sistolica sia della diastolica, avantaggio anche dell’abbassamento della frequenza cardiaca. Inoltre il sonno pulisce il cervello dai prodotti di scarto metabolico, come la proteina beta-amiloide, il cui accumulo favorisce la formazione di placche extracellulari, promotrici della malattia di Alzheimer, e di altre tossine nocive.
- Migliore ed equo accesso a programmi di prevenzione e salute per tutti i cittadini, senza disparità regionali, di sistemi o di altre sovrastrutture. L’adesione a screening è il primo strumento per il controllo sulla patologia e la precocità diagnostica.
E poi il verde urbano, bellezza, arte, natura, socialità, volontariato e generosità, progettazione di programmi di sicurezza economica, delle risorse e dei beni, innovazione e digitalizzazione, Cybersicurezza e Cyber Hygiene: tutti imprescindibili determinanti di salute e benessere.
Consigli autorevoli
A dare consigli di benessere figure scientifiche autorevoli, tra cui Hellas Cena, Prorettore Università di Pavia, Responsabile dell’Unità Operativa, di Nutrizione Clinica; Silvio Garattini, Oncologo, Farmacologo, Presidente e Fondatore Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”; Luigi Ferini Strambi, Professore Ordinario Neurologia, Università Vita – Salute San Raffaele, Direttore Centro Medicina Sonno, Ospedale San Raffaele Milano; Paolo Gasparini, Professore di Genetica Medica, Università di Trieste, IRCCS – Burlo Garofolo; Daniela Perani, Professore Emerito Neuroscienze Università Vita – Salute San Raffaele, Consulente Medicina Nucleare Neuro, Ospedale San Raffaele Milano. Oltre a questi molti altri: ciascuno secondo expertise offre una “pillola” di longevità per educare al vivere e all’invecchiare bene.