IQVIA comunica una previsione della spesa farmaceutica per gli acquisti diretti calcolata sui primi otto mesi del 2018: il disavanzo della spesa sarà di circa 2,4 miliardi di euro
In base ai numeri registrati nei primi otto mesi del 2018 la spesa farmaceutica per acquisti diretti oltrepasserà nuovamente il tetto programmato per legge. Infatti, secondo i calcoli di IQVIA, si prevede un disavanzo della spesa di circa 2,4 miliardi di euro.
Superato il tetto del 6,89%
Per l’anno che sta per terminare è stato confermato il precedente tetto del 6,89% della spesa sanitaria complessiva (pari a 112,7 miliardi di euro) per gli acquisti diretti di farmaci (compresi i farmaci acquistati in distribuzione diretta e per conto). In realtà, si prevede che questa spesa arriverà a 10,14 miliardi di euro (+6,7% rispetto al 2017) incidendo per il 9% sul totale della spesa sanitaria. Sono esclusi da questo computo i farmaci innovativi e innovativi oncologici che rientrano in due fondi da 500 milioni di euro ciascuno. Pertanto, il tetto fissato per il 2018 non sarà sufficiente. E le aziende farmaceutiche saranno nuovamente chiamate a ripianare il 50% dell’eccedenza della spesa farmaceutica per acquisti diretti (clawback) per un totale di circa 1,2 milardi di euro. La restante parte verrà invece ripianata dalle Regioni in base al loro superamento del budget assegnato. Nel 2018, la spesa convenzionata invece dovrebbe rientrare nei parametri prefissati, con un avanzo positivo di circa 720 milioni di euro. Non è, comunque, prevista una compensazione tra il disavanzo della spesa per acquisti diretti e quella convenzionata.
Farmaci innovativi non oncologici
In base ai dati raccolti finora, non ci si attende il superamento del tetto del fondo da 500 milioni di euro per i farmaci innovativi non oncologici.
Farmaci innovativi oncologici
Sarà invece superato il tetto di spesa del fondo per i farmaci oncologici innovativi. Lo sfondamento previsto – la spesa arriverà a toccare circa 600 milioni di euro a fronte di un fondo da 500 milioni – dovrebbe essere coperto intra-budget dalle risorse risparmiate dal fondo per i farmaci innovativi non oncologici. La legislazione attuale non prevede però questa compensazione.