Con una serata di approfondimento, intitolata ‘L.124/2017 sulla concorrenza, opportunità e scenari conseguenti’, l’Associazione Lombarda ha voluto dare una risposta concreta agli interrogativi che i suoi associati si stanno ponendo sul proprio futuro, dopo l’entrata in vigore della normativa che dà il via libera all’ingresso del capitale. Ad aprire i lavori del convegno, tenutosi l’8 novembre a Milano, è stata Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia: “È un periodo molto intenso per la nostra associazione, impegnata a rafforzare il suo ruolo nel sistema sanitario regionale e a supportare gli associati nel migliorare la gestione della farmacia anche alla luce delle novità introdotte dalla Legge sulla Concorrenza”.
Al centro degli impegni attuali di Federfarma Lombardia c’è senz’altro l’attività volta a dare alla farmacia un ruolo importante nel piano della cronicità lombarda ma c’è anche una forte attenzione al tema dell’assegnazione della nuova sede dell’Ema. “La decisione del Consiglio degli Affari Generali dell’Unione Europea è attesa per il 20 novembre: senza dubbio avere a Milano l’Agenzia europea dei medicinali ci consentirebbe di essere a più stretto contatto con il mondo delle imprese farmaceutiche e premierebbe la vocazione internazionale della nostra città”, ha commentato Racca prima di passare la parola a Luca Pellegrini, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Iulm di Milano.
“Fermo restando che il discorso non può essere applicato al farmaco etico, che resta vincolato ad altre logiche, per gli altri prodotti offerti in farmacia l’appartenenza a una catena può essere vantaggiosa per tre funzioni chiave dell’impresa: gli assortimenti, la logistica e il marketing”. Ma ci sono ampi spazi per la farmacia indipendente che ha già investito sulla razionalizzazione degli assortimenti, che ha già individuato i migliori fornitori e che deve concentrarsi sul marketing con tutte le attività tipiche del CRM che è la funzione di maggior peso. L’Associazione Lombarda può rivestire un ruolo importante nel fornire anche questo servizio alle farmacie che dovranno investire oltre che sulla professionalità anche sull’acquisizione di maggiori competenze gestionali.
Negli aspetti tecnici della nuova normativa si sono addentrati Enrico Holzmiller, delegato per il Diritto Societario e governance del Centro Studi dell’Associazione Italiana dottori Commercialisti, che ha parlato di pregi e difetti delle società di capitali, comparandole alle società di persone, e Pierluigi Mariano, direttore dell’Associazione Lombarda, che ha proposto un’analisi comparata tra diversi soggetti – titolare individuale, società di persone e società di capitali – e un approfondimento sul tema delle incompatibilità.
In chiusura, Paolo Bertozzi, amministratore delegato di Trade Lab, è tornato sul tema delle opportunità per le farmacie indipendenti, delineando per il futuro del settore un panorama che si farà sempre più diversificato: “Si prospetta per i prossimi anni un’evoluzione caratterizzata da una varietà di situazioni e forme aziendali verticali: catene di proprietà, cooperative e gruppi di acquisto di farmacisti, unioni volontarie tra grossisti e farmacisti indipendenti legati da contratti di distribuzione e sistemi di affiliazione in franchising”.
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