In data 17 maggio è stata modificata la dodicesima edizione della FU. Il decreto, firmato dal ministro della salute Lorenzin lo scorso novembre, ha portato a un primo aggiornamento della Farmacopea ufficiale italiana, testo fondamentale dei farmacisti; tuttavia i lavori del tavolo tecnico, artefice del traguardo raggiunto, proseguiranno nei prossimi mesi.
Diverse le novità apportate
L’aggiornamento della Farmacopea ufficiale italiana prevede dieci punti:
- è stato sostituito il capitolo «5.10 Controllo delle impurezze nelle sostanze per uso farmaceutico»;
- è stato aggiunto il sotto-capitolo «5.20 Impurezze Elementali»;
- è stata sostituita la monografia generale «Sostanze per uso farmaceutico»;
- è stata aggiunta la monografia generale «Preparazioni farmaceutiche «;
- è stata sostituita la Tabella n. 2 «Sostanze medicinali di cui le farmacie debbono essere provviste obbligatoriamente»;
- è stata sostituita la Tabella n. 4 «Elenco dei prodotti che il farmacista non può vendere se non in seguito a presentazione di ricetta medica»;
- è stata sostituita la Tabella n. 5 «Elenco dei prodotti la cui vendita è subordinata a presentazione di ricetta medica da rinnovare volta per volta e da ritirare dal farmacista»;
- è stata sostituita la Tabella n. 6 «Apparecchi e utensili obbligatori in farmacia»;
- è stata sostituita la Tabella n. 7 «Elenco delle sostanze, loro sali e preparazioni ad azione stupefacente o psicotropa»;
- è stata sostituita la Tabella n. 8 «Dosi dei medicinali per l’adulto, oltre le quali il farmacista non può fare la spedizione, salvo il caso di dichiarazione speciale del medico».
Novità necessarie e ben accolte
«Quella di oggi», afferma Andrea Cicconetti, segretario Federfarma Roma e protagonista al tavolo tecnico, «è una farmacopea prima di tutto moderna. C’era l’esigenza di rivedere le tabelle dei medicinali, in particolare la 2, dalla quale sono state rimosse le sostanze non più in commercio, obsolete o di difficile reperibilità. Ma è anche una farmacopea aggiornata; l’ultima modifica al testo risale, infatti, al 2010, c’era la forte necessità di svecchiare il testo per renderlo più al passo coi tempi».
«È infine una farmacopea uniformata alla normativa vigente», conclude l’esperto, «un esempio a tal proposito riguarda la normativa sul farmaco galenico, che è stato equiparato a quello di uso industriale. Prima della revisione si palesavano delle incongruenza, come quella in merito al minoxidil 5%. Quello galenico andava dispensato previa visione di ricetta medica, quello industriale era un farmaco di libera vendita».
Il plauso a questo aggiornamento arriva da tutte le sigle delle associazioni di categoria. In particolare, Fofi e Federfarma hanno espresso il loro compiacimento in un comunicato congiunto.