Puntando su un corretto uso di parole e immagini, la farmacia può trarre vantaggio da due dei social media più noti in Italia: Twitter e Instagram
Negli ultimi quattro anni il rapporto di forza tra Twitter e Instagram si è invertito: Instagram ha avuto un incremento del 375% (!), arrivando a 800 milioni di utenti attivi mensili, mentre Twitter ne conta 328 milioni e ha registrato per alcuni mesi del 2017 una non-crescita degli utenti. I numeri però non sono tutto e per una farmacia potrebbe ancora avere senso essere presente su un social network di contenuti e testi, anche se dovesse diventare di nicchia.
I perchè di Twitter
Twitter mantiene ancora dei plus molto interessanti, a cominciare dagli argomenti. Su questo social non bisogna essere parenti o amici ma basta seguire le stesse tematiche o avere le stesse passioni per instaurare un rapporto: per dirla con termini più idonei, è sufficiente essere interessati agli stessi hashtag (etichette per aggregare temi) per decidere se fare il follower (seguire gli aggiornamenti) di un account. Gli argomenti su Twitter sono primari. Hashtag come #pharmacy o #farmacia (che accomuna Italia e tutti i Paesi di lingua spagnola) hanno ancora una visibilità molto alta e quindi possono essere sfruttati per scrivere i propri messaggi/tweet. In secondo luogo non ci sono differenze tra tipi di account. Sugli altri social c’è una separazione, a volte netta, tra l’azienda/company e il privato. Su Twitter tutti i profili hanno le stesse caratteristiche e le stesse potenzialità. Aprire l’account di una farmacia equivale ad aprire quello di una singola persona fisica. Per raggiungere il proprio target di riferimento, piccolo o ampio che sia, bisogna utilizzare Twitter in maniera continuativa: la media di pubblicazioni deve essere più alta rispetto a qualunque altro media. La fama di Twitter, però, è dovuta all’importanza data alle parole. Non c’è molto spazio per foto o video, quindi bisogna concentrarsi – nel limite massimo di 280 caratteri – a scrivere in maniera concisa il proprio messaggio.
I perché di Instagram
Instagram figura stabilmente al primo posto nella categoria photo sharing nella classifica dei social pubblicata annualmente da Overdrive Interactive. Nel 2012 fu acquistato da Facebook per un miliardo di dollari e oggi sfida i social network più generalisti per il primato assoluto in termini di diffusione, soprattutto per le generazioni più giovani. La diffusione delle immagini su Instagram funziona tramite hashtag con delle logiche molto simili a quelle presenti su Twitter. David Cabral, giornalista di ‘Pharmacy Times’, ha riportato i risultati di un’analisi condotta dal Journal of American Pharmacists Association. In questa ricerca, sono state esaminate proprio le immagini su Instagram contenenti l’hashtag #pharmacist ed è emerso che molte riguardavano l’esperienza lavorativa e la pubblicità di prodotti. Inoltre la stragrande maggioranza dei post era legato ad assistenza sanitaria. Le conclusioni sono che in un panorama social in continua evoluzione, anche Instagram può rappresentare uno strumento utile per i farmacisti per fornire educazione ai pazienti, informazioni sulla propria attività, sostegno professionale ai colleghi o approfondimenti sulla salute pubblica. Particolare attenzione dovrà essere data alle informazioni false che possono facilmente diffondersi online e danneggiare la credibilità dei contenuti a carattere scientifico.
L’articolo integrale è disponibile sul numero di marzo di Tema Farmacia