L’associazione veronese denuncia il problema della mancanza di farmaci nella provincia: nelle ultime due settimane sono state circa 300 le segnalazioni inviate alla Regione Veneto
“Migliaia di pazienti solo in provincia di Verona si trovano a fare i conti con una realtà inconcepibile: i farmaci prescritti dal medico curante per curare gravi patologie risultano irreperibili perché ‘migrano’ all’estero per convenienza economica da parte delle aziende farmaceutiche”. Così Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, sottolinea l’impegno dei farmacisti del territorio per quanto concerne il problema della carenza dei farmaci.
“Nei giorni scorsi ho partecipato a un vertice svoltosi a Padova con le rappresentanze sindacali dei farmacisti, l’Azienda Zero della Regione Veneto, i Nas dei Carabinieri e i delegati della distribuzione intermedia”, spiega Arianna Capri, vicepresidente di Federfarma Verona. Oltre alle gravi difficoltà a cui vanno incontro i pazienti, che non possono assumere i farmaci, spesso salvavita, prescritti dal medico, Capri evidenzia anche il disagio dei farmacisti che “non solo vivono questo dramma insieme agli utenti della farmacia ma si imbarcano in complesse ricerche, spesso vane”. Nelle ultime due settimane Federfarma Verona ha inviato circa 300 segnalazioni che arriveranno alla Regione Veneto, aumentando notevolmente la media di 1.000 casi annui registrata fino al 2016.
Federfarma Verona ha attivato da anni un sistema informatico tramite il quale ogni farmacia può chiedere la disponibilità del farmaco mancante alle altre farmacie della provincia permettendo così, in poche ore se disponibile, la consegna del medicinale al paziente. “Si tratta di un servizio molto articolato, messo a disposizione delle farmacie associate per i cittadini, che viene utilizzato quasi tutti i giorni dell’anno. Spesso però anche questo non basta e i farmaci non possono essere consegnati ai pazienti”, continua Capri. “Anche in questo caso riteniamo vincente fornire risposte valorizzando il concetto di rete tra farmacie: la sinergica collaborazione tra farmacie associate, costituisce infatti un sistema/farmacia in grado di far fronte alle oggettive necessità anche nelle situazioni più gravi, quale la carenza oggettiva di questi farmaci”.