Dopo quasi 25 anni – dichiara in un comunicato il ministero della Salute – è stata approvata la nuova tariffa nazionale dei medicinali per la vendita al pubblico dei preparati magistrali allestiti in farmacia. Con un decreto ministeriale firmato il 22 settembre, il ministro della Salute, in attuazione dell’articolo 125 del regio decreto 27 luglio 1934 (Tuls), ha adeguato le tariffe vigenti alle fluttuazioni dei costi di produzione.
Il suddetto articolo prevede che questo aggiornamento avvenga ogni due anni, quindi la notizia è veramente un avvenimento, soprattutto per chi si occupa di galenica in farmacia.
La tariffa dei medicinali deve essere ostensibile al pubblico (articolo 123, lettera b dei Tuls) e contiene le norme per l’applicazione, gli onorari professionali, gli aumenti di prezzo per le somministrazioni fatte ai privati nelle ore notturne quando la farmacia è chiusa, i diritti addizionali per la spedizione di ricette contenenti sostanze velenose e stupefacenti (art. 41 RD 1706/38).
Il risultato di un impegno congiunto
È stato possibile raggiungere questo importante e atteso traguardo grazie al lavoro svolto da un Tavolo tecnico istituito presso il ministero della Salute, cui hanno partecipato rappresentanti della Fofi, Ferderfarma, Asfi, Assoram, Farmacie unite, Sifap e Utifar.
Importante riconoscimento della professionalità del farmacista
In un comunicato congiunto, Fofi e Federfarma esprimono la propria soddisfazione: il decreto che modifica la tariffa nazionale e che regola la remunerazione delle preparazioni galeniche, cioè dei medicinali che il farmacista prepara direttamente per particolari esigenze del paziente su prescrizione del medico, rappresenta un passo significativo per la professione e per la tutela della salute. Infatti la preparazione galenica è spesso la sola risorsa per il trattamento di patologie rare, per il trattamento dei pazienti in età pediatrica e per la personalizzazione della terapia.
Il nuovo testo è importante non solo perché adegua il prezzo delle materie prime a quello di mercato, ma perché riconosce economicamente il valore, la complessità e la delicatezza di questo atto professionale specifico del farmacista. Grazie a questo intervento, il ruolo del farmacista nel processo di cura e della farmacia di comunità quale presidio sanitario vengono ulteriormente rinsaldati a tutto vantaggio del cittadino.
“Questo è uno dei primi importanti risultati raggiunti da Federfarma nel suo nuovo corso. Il tavolo si è aperto a giugno e in soli tre mesi, grazie alla disponibilità e alla sensibilità del ministro Lorenzin, abbiamo ottenuto una nuova tariffa, che modifica profondamente e sostanzialmente una regolamentazione ferma da circa 25 anni”, afferma Marco Cossolo, presidente Federfarma. “Dopo tanti anni in cui i costi per la farmacia superavano i ricavi”, dichiara Cossolo, “i farmacisti tornano a potersi permettere di allestire le preparazioni e questo è importante perché i preparati galenici rappresentano da sempre un tratto distintivo della nostra attività e danno una grande gratificazione professionale. Un vantaggio anche per i malati, che possono tornare ad accedere facilmente alle cure personalizzate, con i dosaggi e le associazioni dei principi attivi di cui hanno bisogno. Le preparazioni galeniche, non solo nel caso della cannabis che tanta risonanza ha avuto recentemente sui media, sono infatti una risorsa fondamentale per quei pazienti che non trovano nei medicinali di produzione industriale la risposta adeguata alla loro particolare esigenza terapeutica”.
“Con la riforma della tariffa si raggiunge un importante traguardo per il quale la Federazione degli Ordini non ha mai smesso di impegnarsi, che va a sanare un anacronismo che aveva effetti negativi sull’attività del farmacista di comunità”, sostiene il senatore Andrea Mandelli, presidente della Fofi. “Devo”, prosegue Mandelli, “sottolineare due aspetti. Il primo è che con questo risultato si inaugura una stagione in cui tutte le componenti professionali hanno operato in un clima di piena collaborazione, il secondo è che la struttura della nuova tariffa viene a privilegiare la remunerazione dell’atto professionale, frutto di preparazione e competenza, e non l’aspetto commerciale. Un tema, questo, che costituisce una parte fondamentale dell’azione svolta fin qui dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti che ha già raggiunto importanti obiettivi cui oggi viene ad aggiungersi la nuova tariffa”.
Il farmacista preparatore e le malattie rare
“L’adeguamento della tariffa alle attuali tecniche galeniche consentirà al farmacista di allestire una serie di preparazioni di estrema utilità per coloro che necessitano di medicinali in forme e dosaggi particolari”, spiega Giulio Cesare Porretta, vicepresidente dell’Unione tecnica italiana farmacisti (Utifar) e componente del Tavolo tecnico ministeriale che ha redatto il provvedimento. Ricorda inoltre che “sono moltissimi i cittadini affetti da malattie rare o da particolari condizioni che necessitano di medicinali preparati ad hoc dal farmacista. Fino a oggi, chi abitava lontano dai centri ospedalieri attrezzati con laboratori galenici efficienti aveva molte difficoltà a reperire le formulazioni necessarie. La nuova tariffa mette il farmacista territoriale nelle condizioni di allestire medicinali particolari, a tutto vantaggio dei cittadini”.
Risparmio per il paziente
Il DM stabilisce che non è consentito quotare una sostanza a un prezzo diverso da quello indicato nella “Tabella dei prezzi delle sostanze”, anche quando sia stata impiegata una sostanza contraddistinta da marchio registrato. Inoltre, per le sostanze non comprese in tabella, l’attuale criterio del raddoppio del prezzo è sostituito dal prezzo di acquisto, determinando un contenimento del prezzo finale del farmaco, con conseguente risparmio di spesa per il paziente.
Sono, inoltre, aggiornati gli importi dei diritti addizionali:
- in particolare, è stato soppresso il diritto addizionale diurno per le farmacie urbane e rurali e previsto solo per quelle rurali sussidiate;
- per quanto attiene invece ai diritti addizionali notturni, è stato aggiornato il relativo importo per le farmacie urbane e rurali e per le rurali sussidiate.
Da ultimo, il decreto stabilisce che i prezzi così determinati non possano essere incrementati in alcun caso e conferma lo sconto, nella misura del 16%, in favore degli enti pubblici o privati aventi finalità di assistenza e beneficenza, tenuti per legge, regolamenti, contratti collettivi, statuti o tavole di fondazione, alla dispensazione dei medicinali agli aventi diritto, escluso comunque il Servizio sanitario nazionale.
Il provvedimento passerà ora al vaglio della Corte dei Conti ed entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.